Genova, super green pass sugli autobus: chi controllerà? "Autisti e controllori non possono farlo"
di Marco Innocenti
Pugliese (Fit Cisl): "Già episodi di aggressione per aver richiesto di indossare la mascherina. Non esponiamo i lavoratori ad altri rischi"
Super Green Pass e trasporto pubblico locale. Il governo sta pensando di varare l'obbligo del nuovo certificato, solo per vaccinati e guariti, anche su treni regionali ed autobus ma la misura sembra tutt'altro che semplice da attuare, nel concreto. Chi controllerebbe, ad esempio, ogni singolo viaggiatore che sale sui bus cittadini?
Bocche cucite fra autisti e controllori, che preferiscono attendere indicazioni da Amt. Solo a telecamere spente e a microfoni abbassati qualcuno si scioglie un po' ed esterna i propri dubbi sulla possibilità che sia il personale dell'azienda di trasporto a verificare il Green Pass ai passeggeri ad ogni fermata. Troppo il tempo necessario, specialmente su certe linee molto affollate e in certi orari, come l'ingresso o l'uscita delle scuole. Al massimo, si potrebbe procedere con dei controlli a campione ma così, inevitabilmente, si rischia di perdere il senso della misura, riducendone di molto l'impatto su chi non si è ancora vaccinato.
Amt intanto preferisce attendere che il governo faccia chiarezza. In assenza di una presa di posizione ufficiale dell'esecutivo, nessuna dichiarazione da parte dei vertici dell'azienda che aspettano di capire chi sarà chiamato alle verifiche sui bus. Se l'azienda aspetta, i sindacati sono invece già sul piede di guerra, preoccupati che i controlli ricadano sui lavoratori, che però non avrebbero alcun titolo per effettuarli. “Sicuramente controllare il green pass non è il mestiere dell'autista – spiega Santo Pugliese, segretario di Fit Cisl Liguria – L'autista deve guidare e portare in sicurezza le persone dove queste devono andare. Potrebbero essere altri a verificare ma non i verificatori dei titoli di viaggio, i controllori per intenderci, ma piuttosto polizia, carabinieri o la polizia municipale".
C'è poi anche un aspetto di sicurezza, visti i tanti episodi di aggressione verificatisi nei mesi scorsi solo perché autisti e controllori avevano invitato i passeggeri a indossare la mascherina. “Anche andare a chiedere il green pass – aggiunge Pugliese – visto che io non ho la titolarità per farlo, potrebbe esporre al rischio di qualche disavventura, se dall'altra parte il passeggero si rifiuta di mostrarmelo”.
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