Genova, Rosaria Schifani presenta il suo libro "La mafia non deve fermarvi". "Sono passati 31 anni, Vito lo ricordo come un figlio"

di Gaia Cifone

L'incontro con vedova di Vito Schifani uno degli uomini della scorta di Falcone nell'ambito della mostra "Letizia Battaglia sono io"

La luce e le tenebre, il chiaro e lo scuro.

Occhi chiusi sguardo basso.

Un volto diviso in due il buio del dolore il chiaro della speranza di uscire dal sistema della mafia, così è raffigurata Rosaria Costa Schifani, per tutti la vedova di Vito Schifani uno degli uomini della scorta di Falcone il 23 maggio 1992 nel giorno della strage di Capaci, nella foto esposta nella mostra "Letizia Battaglia sono io" a Palazzo Ducale.

Rosaria oggi vive in Liguria con suo marito e i tre figli, ed è tornata a Genova per presentare il suo libro "La mafia non deve fermarvi" , una storia vera una storia di vita vissuta sulla propria pelle. il suo grido contro la mafia durante i funerali è storia: "Io vi perdono però dovete mettervi in ginocchio".

"Sono passati 31 anni, vito è con me ogni giorno ma io oggi ho 53 anni e ne avevo 22 quando è stato ammazzatto, mi sono aggrappata alla fede per uscire dal tunnel", ha affermato Rosalia