Genova: mercato immobiliare, crollo del 14%

di Redazione

2 min, 3 sec

La colpa sarebbe da attribuire ai tassi troppo alti

Genova: mercato immobiliare, crollo del 14%

Il mercato immobiliare a Genova ha subito una frenata importante. Le compravendite sono andate giù del 14%, 400 atti in meno in 3 mesi. La colpa sarebbe da attribuire ai tassi troppo alti imposti dalla Bce. L'analisi arriva dal centro studi di Abitare Co  e dall’ufficio studi Gruppo Tecnocasa. Entrambi i lavori si basano sui dati dell’Osservatorio sul Mercato Immobiliare (Omi) dell’Agenzia delle Entrate.

Genova è fra le città italiane che soffrono di più. Nel secondo trimestre del 2023, quindi da inizio aprile a fine le transazioni di immobili residenziali sono state il 14,4 per cento in meno rispetto allo stesso periodo del 2022. Si è passati da 2.626 compravendite a 2.248. Fra le grandi città solo Bologna (meno 22,8 per cento), Roma (meno 21,5 per cento), Milano (meno 17,1 per cento) e Firenze (meno 15,6 per cento) hanno mostrato performance peggiori.

Alessandro Ghisolfi, responsabile del Centro studi di Abitare Co sostiene che il 2023 sarebbe stato un anno in cui la crescita degli scambi avrebbe subito uno stop, anche molto brusco per alcune città. L’aumento dei tassi di interesse applicato ai mutui sarebbe inoltre ciò che pesa maggiormente sulle decisioni di acquisto, pare poi che si sia esaurita la ricerca di spazi più ampi dopo il periodo post pandemia. Per quanto riguarda i prezzi di vendita delle case nuove, pare che si stiano stabilizzando. Invece i valori delle abitazioni vecchie e da ristrutturare sembrano andare verso un ciclo negativo.

L'ufficio del Gruppo Tecnocasa evidenzia anche un altro problema: «Contribuiscono alla riduzione delle compravendite anche un’offerta ancora esigua e la distanza tra le richieste dei proprietari e la disponibilità dei potenziali acquirenti che portano a una maggiore trattativa sui prezzi, che stanno rallentando la crescita».

Pertanto alla fine risulta difficile trovare un punto di incontro fra chi vende e chi, acquista chiedendo un ribasso del prezzo. I compratori sono prudenti, specialmente se devono ricorrere a un mutuo.  Tra tutti i quartieri di Genova quello che ha riscontrato il maggiore aumento dei prezzi è San Martino, con il 10 per cento in più, seguito da Brignole-Castelletto (più 9,7 per cento). Al terzo posto i quartieri genovesi di Nervi-Sant’Ilario-Quinto (più 9,1 per cento).

Secondo la banca dati OmiFino si arriva fino a 7 mila euro al metro quadrato per le ville e villini nella zona di Albaro e Boccadasse, ma anche a Carignano e a Sant’Ilario, mentre a Nervi si sale fino a 7.400 euro al metro quadrato, per immobili di pregio. La speranza è che questo rialzo dei tassi annunciato dalla Bce sia l'ultimo.