Genova, le bellezze della Chiesa di San Bartolomeo della Certosa

di Marco Innocenti

Il chiostro più grande della Liguria con il pavimento in ciottoli bianchi e neri, che i genovesi chiamano "risseu", e la cappella con un dipinto del Caravaggio

In un quartiere difficile, che in questi anni è stato il centro (involontario) del dramma di Ponte Morandi, esiste un luogo, magari anche sconosciuto a molti genovesi, in cui si respira però un'aria particolare, molto distante dalle strade trafficate e intasate di auto che scorrono solo pochi metri più sotto. Stiamo parlando della chiesa di San Bartolomeo della Certosa, che Telenord vi porta a scoprire con le sue telecamere e con una guida speciale: il parroco della chiesa, don Gianni.

Continua quindi il viaggio della nostra emittente fra le bellezze da riscoprire del nostro territorio, di una Genova nascosta fra vicoli e stradine, ma che sa sempre riservare grandi sorprese, mostrando le meraviglie che ci passano sotto gli occhi ogni giorno. La prima meraviglia di San Bartolomeo è il chiostro, il più grande della Liguria, risalente al 1500 con il suo pavimento in ciottoli bianchi e neri, che in genovese sono chiamato "risseu". Ciliegina sulla torta, la cappella interna con un dipinto attribuito al Caravaggio.