Genova, la Fase 2 dello spaccio, i vicoli della Maddalena chiedono aiuto

di Michele Varì

2 min, 30 sec

L'emergenza Covid ha lasciato la zona in mano ai pusher, la rabbia degli abitanti sui social

Genova, la Fase 2 dello spaccio, i vicoli della Maddalena chiedono aiuto

Lo spaccio non si è fermato neppure nel lockdown, anzi, nella Fase 2 è stata la prima attività sempre aperta a riprendere alla grande e senza misure di protezione:  i vicoli della Maddalena chiusi dalla pandemia sono preda di spacciatori mai così indisturbati ed arroganti. Gli abitanti sono infuriati e dopo l'ennesimo esposto alle autorità urlano la propria rabbia sui social. "Chiediamo aiuto". 

Rabbia acuita dalla frustrazione di dover rimanere a casa e rispettare le misure di protezione mentre i delinquenti sono liberi di muoversi senza limiti con il rischio di diffondere il contagio.

Esasperata anche una dei portavoce degli abitanti aperti all'accoglienza che sulla sua pagina Fb tuona, "nel pomeriggio banda di spacciatori sotto casa che aggrediscono gli abitanti, non è mai stato così pesante eppure sono 18 anni che vivo qui, abbiamo bisogno di aiuto".

La rabbia degli abitanti è stata riportata  alle istituzioni, soprattutto al Comune e al Municipio Centro Est, ma anche a prefettura, polizia, carabinieri in un lungo esposto (l'ennesimo) in cui si chiede di agire:

"Qui in Maddalena gruppi di spacciatori stazionano perennemente sotto le nostre finestre, lungo tutte le vie del quartiere ormai, importunano i passanti offrendogli merce di vario tipo, importunano le ragazze anche giovanissime con commenti e proposte varie. Spesso ubriachi da non reggersi in piedi formano capannelli anche di una dozzina o più di persone in barba a tutte le vostre ordinanze covid19, vendita alcoolici, mascherine, distanze, eccetera. Insomma, vi prendono per i fondelli costantemente. Vi prendono per i fondelli quando arriva la pattuglia e si dileguano tutti nei vicoletti. 

In pochi giorni abbiamo avuto: una persona minacciata mentre portava fuori il cane, una minacciata perché ha osato discutere per una cartaccia che gli è stata buttata tra i piedi, una lite in strada tra una abitante ed un personaggio che l’ha minacciata (lite interrotta dagli amici del soggetto preoccupati di non sollevare troppo l’attenzione e l’intervento delle forze dell’ordine), altra lite fra una abitante che si lamentava per il troppo baccano alla quale è stato risposto di chiudere la finestra e non rompere.

Noi abbiamo segnalato più volte con esposti e denunce queste situazioni, ormai sono anni, anni di raccolta firme, anni di esposti, anni di chiamate alle forze dell’ordine e la situazione peggiora giorno per giorno. Ogni qualvolta che qualcuno vi racconta cadete dal pero, o raccontate un quadro che non ha niente a che fare con la realtà del quartiere,  il che fa dubitare enormemente della vostra competenza a svolgere il lavoro che siete stati chiamati a fare.

Non vogliamo niente di più o di meno di quello che vivete voi nel vostro quartiere, o volete forse dirmi che non abbiamo lo stesso diritto vostro? 
Scriviamo perché verba volant come ci insegna la polizia municipale che ad ogni chiamata ci chiede di fare un esposto".

 

(Le foto allegate sono state inviate dal comitato degli abitanti)

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