Genova, la diatriba sugli abitanti. Bucci replica a Dello Strologo: "Solo le celle telefoniche danno cifre veritiere"

di Edoardo Cozza

Il candidato progressista attacca sui numeri di chi abita in città, il sindaco uscente ribatte: "Contare solo i residenti non è sufficiente"

La campagna elettorale di Genova, in vista delle elezioni amministrative, prosegue a pieno ritmo. Uno degli argomenti portati sui tavoli della discussione è quello relativo al numero di abitanti. 
Ariel Dello Strologo, candidato dell'area di centrosinistra, ha sottolineato i numeri dell'Istat, che sui residenti avrebbe certificato un calo per il capoluogo ligure. Il sindaco uscente e ricandidato per il centrodestra, Marco Bucci, ha contestato i numeri, spiegando come si debba fare affidamento sulle cifre relative alle celle telefoniche, che regalerebbero il quadro più preciso della gente che frequenta Genova. Una soluzione che Dello Strologo ritiene poco attendibile, ma Bucci replica: "Dello Strologo dice che non fanno testo i dati delle celle telefoniche per contare gli abitanti? Lo dica a tutti i sindaci che le utilizzano: fanno testo, eccome. È il modo migliore e più intelligente per controllare i numeri. Quello che conta per un sindaco, e mi dispiace che il candidato non lo capisca, è sapere quante persone ci sono in città, quante usano i mezzi pubblici, quante persone usano i servizi in città, quante vanno al ristorante o se acquistano nei negozi. Oggi il rilevamento della residenza è un metodo tradizionale che deve esistere, ma non è sufficiente: se esiste un altro metodo, oltre a quello delle celle telefoniche, per capire quanta gente c'è in città me lo facciano sapere: lo useremmo subito, perché vogliamo capire quante persone ci sono in città". 

"I numeri sono molto interessanti: intanto i giovani crescono, grazie anche all'università che ha aumentato del 23 per cento la quota di matricole. E poi tanti arrivano per lavoro: i numeri bisogna saperli leggere".