Genova, il nuovo ponte sul Rio Ciliegio a Trasta: la partenza della "Via delle Rose"

di Marco Innocenti

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Il vecchio ponte in pietra del 1600 era stato spazzato via nel 2014. Da qui partirà la passeggiata fino al cimitero monumentale di Murta, trasformato in roseto

Un piccolo passo avanti sulla "Via delle Rose": questo è stata la posa del nuovo ponte sul Rio Ciliegio, un torrente che taglia in due la frazione di Trasta in Valpolcevera. Sul Rio Ciliegio, fino al 2014, sorgeva un ponte in pietra risalente al 1600, che univa le due sponde del torrente e che, per anni, aveva consentito a tutti gli abitanti di Trasta di risalire verso Murta e, al contrario, a quelli di Murta di scendere fino a Trasta. Nel 2014, l'alluvione se lo portò via, complice anche l'inciviltà di chi, poco più su, scarica nel greto del torrente ogni tipo di rifiuto, comprese lavatrici, motorini e frigoriferi che poi la furia delle acque trascina a valle. A farne le spese fu il pilone centrale del secolare ponte sul Rio Ciliegio, che in quella giornata di pioggia venne giù, portando via con sé i suoi 400 anni di storia. 

Il vecchio ponte, racconta qualche "ex bambino", rappresentava anzi un vero e proprio 'confine': "L'ho attraversato mille volte da bambino - ci racconta (tutto in genovese) un anziano - al mattino presto per andare a scuola a Murta e, al pomeriggio, per tornare a casa dopo le lezioni. In realtà, non arrivavamo mai a casa: una volta arrivati qui, al ponte sul rio Ciliegio, ci fermavamo ed erano botte da orbi, proprio con i ragazzi di Murta. Loro non volevano che noi di Trasta entrassimo nel loro territorio e noi non volevamo che loro entrassero nel nostro. Quasi ogni giorno era una guerra. Con le mani, con i bastoni, anche con le pietre. Poi le mamme ci chiamavano per rientrare a casa, ci si salutava e ci si dava appuntamento alla prossima scazzottata".

Oggi, finalmente, le due sponde del Rio Ciliegio tornano a collegarsi. Certo, il nuovo ponte non è bello come quello che non c'è più, non ne ha il fascino né la storia ma è di certo il meglio che si poteva fare. E' soprattutto il risultato della caparbietà e dell'impegno di un gruppo di cittadini, molti dei quali raccolti intorno al comitato "Quellicheatrastacistannobene", che anni fa decisero di lanciare un'idea: raccogliere fondi per ricostruire il ponte, ricongiungere le due sponde e, da lì, riaprire il sentiero nel bosco che porta fin su a Murta, proprio sotto la chiesa del paese, dove sorge un piccolo ma caratteristico cimitero monumentale.

Anche lo stesso cimitero, in questi anni, è stato oggetto di un progetto di recupero: da brutto anatroccolo invaso dai rovi e da anni di incuria, oggi è diventato un magnifico cigno, con le sue lapidi incrostate dalla patina del tempo e le sue foto in bianco e nero che raccontano le storie di chi vi è sepolto. Una specie di "Spoon River di Valpolcevera", insomma. Ma non solo, perché quelli del comitato hanno anche creato all'interno del cimitero un vero e proprio roseto botanico, piantando e curando rose provenienti da tutto il mondo.

Oggi, come detto, il ponte è tornato al suo posto e il sentiero nel bosco presto sarà di nuovo agibile. Giusto il tempo di ripulirlo dalla vegetazione e sistemare un paio di punti dove qualche piccola frana ha fatto i suoi danni. Pronto ad accogliere i turisti che vorranno regalarsi questa breve passeggiata fino alla chiesetta di Murta e al suo cimitero-roseto, dove godere della vista su tutta la vallata, fino al mare.

"Finalmente dopo tanti anni d'impegno ci siamo - racconta Maria Carla Cervetto, una delle cittadine del comitato "Quellicheatrastacistannobene" - Il vecchio ponte era meraviglioso e aveva accompagnato per tanti anni tutti i bimbi che da valle salivano alla scuola di Murta. Oggi però si riparte e si guarda avanti. Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo che è anche una nuova partenza della nostra Via delle Rose. Il nuovo ponte permetterà di riprendere la creuza storica che sale verso Murta, la puliremo a dovere e tutti potranno godere di questa bella passeggiata fra le ville storiche dove i nobili genovesi venivano in estate a godersi il fresco. Noi faremo sì di renderlo ancora più bello grazie proseguendo la piantumazione di rose botaniche, come già fatto nel piccolo cimitero monumentale di Murta, che è già visitabile".