Genova, il futuro di Amiu: chiusura ciclo dei rifiuti e 300 nuove assunzioni

di Marco Innocenti

Il presidente Pongiglione sull'ipotesi termovalorizzatore: "Puntiamo alla chiusura del ciclo dei rifiuti, qualunque sia l'impianto scelto per farlo"

Una crescita di circa 300 unità a livello di personale: è la previsione avanzata da Fit Cisl Liguria nel corso del convegno "Amiu, oggi e domani", organizzato nella sala dell'auditorium Montale del Teatro Carlo Felice. Un incremento che permetterebbe all'azienda di superare il muro dei duemila occupati visto che attualmente sono circa 1800.

"E' un'azienda robusta che sta facendo un percorso tecnologico verso l'economia circolare - ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci - trasformando il rifiuto da un problema a una fonte di energia che rende un servizio alla città: E' un grande discorso di visione. Stiamo facendo nuovi impianti a Scarpino, stiamo progettando altri impianti e siamo su una via di progresso nella gestione dei rifiuti. Mi fa piacere anche che qualcuno abbia cambiato idea: a Roma anche il Pd ha detto che vuol fare il termovalorizzatore. Intendiamoci, io non sono per una o l'altra soluzione. Quello che penso è che ogni impianto va valutato in funzione delle sue positività e quelli che sono i suoi aspetti negativi vanno mitigati o eliminati attraverso nuove tecnologie". 

"Il futuro dell'azienda - spiega Pietro Pongiglione, presidente di Amiu - è basato sull'esperienza e sulla competenza acquisita negli anni. Per stare al passo coi tempi bisogna fare le cose come vanno fatte, andando anche a cercare esperienze fatte in Italia e nel mondo. Noi siamo stretti fra esigenze ambientali e necessità di adeguamento tecnologico ma siamo in corsa. L'ipotesi termovalorizzatore? Il futuro deve sicuramente vedere la chiusura del ciclo dei rifiuti, che vuol dire prevedere degli impianti che consentano questa chiusura. C'è il termovalorizzatore ma anche il biodigestore o altri tipi d'impianto, tutti però di competenza regionale per quel che riguarda la programmazione. Certo, la chiusura del ciclo significa risparmio economico ma anche ambientale".

"Quello che chiediamo è che adesso Amiu sia dotata di un piano industriale vero e certo nei tempi - commenta Raffaele Lupia, segretario generale aggiunto di Fit cisl Liguria - sviluppando il proprio territorio d'intervento, venendo sostenuta dal punto di vista dell'industrializzazione e dell'impiantistica. Si tratta di un'azienda che offre un servizio pubblico e che per noi tale deve assolutamente restare".