Genova, frana di Capolungo: Comune e Regione risarciranno residenti con 3 milioni, il ripristino costerà 15 milioni

di Redazione

Lo smottamento del 19 gennaio 2014 costrinse 14 residenti a lasciare casa e finora solo 2 hanno potuto tornarvi

A quasi dieci anni dalla frana di Capolungo, che il 19 gennaio 2014 (video della Guardia di Finanza) costrinse a lasciare le proprie case 14 residenti in edifici a strapiombo sul mare, sulla via Aurelia al limite estremo di Levante del territorio comunale di Genova, arriva una pronuncia del tribunale civile che indica nel Comune e nella Regione i soggetti responsabili dell'accaduto. Nei mesi scorsi si era arrivati in prossimità di una transazione economica che avrebbe chiuso il caso, poi non andata a buon fine per questioni assicurative. Da allora, solo 2 persone hanno ripreso possesso della propria abitazione.

Ora, la sentenza civile di primo grado che impone agli enti locali di risarcire con 3 milioni i proprietari degli immobili da allora inagibili: somma che non lascia del tutto soddisfatti i privati, tanto che si potrebbe profilare un ricorso in appello. In base alla medesima pronuncia, Regione e Comune sono chiamate a eseguire i lavori di messa in sicurezza dell'area lesionata, in quanto si attribuisce "la responsabilità per i danni determinati dal fenomeno franoso alla Regione Liguria e al Comune di Genova, lasciando quindi fuori Agenzia del demanio e Città metropolitana. I lavori complessivi potrebbero arrivare a costare attorno ai 15 milioni. Secondo la sentenza, la frana si è verificata per la "totale assenza di interventi di protezione e di salvaguardia della costa (...) occorreva procedere tempestivamente al compimento di opere e protezione di salvaguardia della costa".