Genova, fine del mercato tutelato per luce e gas. Cgil e Federconsumatori chiedono maggiori risorse per i redditi bassi
di Carlotta Nicoletti
Cgil, Sindacato Pensionati e Federconsumatori: "Il requisito dell'età anagrafica non è una tutela sufficiente per il consumatore"
Sono 253.804, di cui 125.300 over 75 anni, i pensionati e le pensionate censiti nel 2022 nell'area Metropolitana di Genova; gli over 75 rappresentano il 49,5 per cento del totale dei pensionati, questo significa che un pensionato su due tra Genova e provincia non ha il requisito per entrare nel mercato tutelato di luce e gas "Il requisito dell'età anagrafica non è una tutela sufficiente per il consumatore: sotto i 75 anni ci sono tantissimi pensionati in difficoltà che non avranno le tutele del mercato libero, e lo stesso trattamento sarà riservato anche a molti nuclei familiari in difficoltà ma senza i requisiti richiesti per entrare nelle tutele" dichiarano da Cgil, Sindacato Pensionati e Federconsumatori.
A Genova e provincia sono attive 711.613 utenze relative al gas di cui 419.639 nel mercato libero pari al 64% e 291.974 nel mercato tutelato pari al 36. Per quanto riguarda la luce, le nuove regole sul mercato tutelato dovrebbero partire dal 1 luglio: a Genova e provincia ci sono 498.340 utenze nel mercato libero (67%) e 245.793 nel mercato tutelato (33%). Rispetto alle nuove regole, per quanto riguarda la luce il condizionale è d'obbligo perché l'ente pubblico che disciplina il settore, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera), non ha ancora presentato il bando dedicato alle aziende che si vogliono accreditare per la gestione degli utenti del mercato tutelato. Per quanto riguarda il gas, a Genova il mercato tutelato è stato affidato tramite bando Arera a Iren che rappresenta circa il 70 per cento del mercato del gas sul territorio, ma le aziende che forniscono il servizio di gas e luce - solo a Genova - sono 250 ognuna con la propria offerta commerciale. E' evidente che un numero così considerevole di proposte può indurre in confusione l'utente anche perché non è facile districarsi tra le varie opzioni e la complessità di lettura delle bollette non aiuta.
Da qui l'appuntamento di oggi dal titolo "Fermati non prendere la scossa" organizzato dalla Camera del Lavoro insieme a Federconsumatori, Spi Cgil e Filctem per informare i cittadini sui loro diritti e metterli in guardia dalle truffe, ma soprattutto per sollecitare un forte intervento legislativo che mitighi gli effetti negativi della fine del mercato tutelato sulle bollette di luce e gas "Federconsumatori e Cgil hanno chiesto ad Arera una attenzione particolare sulla costruzione dei bandi per evitare che le aziende presentino offerte sottocosto a scapito dell'erogazione del servizio e della manutenzione o che scarichino i costi contraendo i diritti dei lavoratori - sottolineano gli organizzatori - non sarebbe giustificabile visto che non solo l'Iva sull'uso domestico è passata dal 5 al 22 per cento, di fatto annullando i benefici derivanti dalla diminuzione dei costi dell'energia, ma sono stati reintrodotti anche gli oneri di sistema".
Cgil, Federconsumatori e Sindacato Pensionati hanno sollevato in sede istituzionale diverse questioni che vanno a danno del consumatore finale: l'introduzione di penali in caso di rescissione anticipata del contratto, la semplificazione delle bollette, le offerte calibrate solo sulla parte variabile della bolletta mentre è la parte fissa quella più corposa. All'incontro hanno partecipato Igor Magni Segretario Generale Camera del Lavoro, Carla Mastrantonio Segretaria Spi Cgil Nazionale, Fabrizio Ghidini responsabile dipartimento energia Federconsumatori Nazionale, Andrea Lovisetto dipartimento elettrico gas acqua Filctem Cgil Nazionale, Pino Gesmundo Segretario Cgil Nazionale. Ha coordinato i lavori Giuliana Parodi Segretaria Spi Cgil Genova e Liguria. Tante le domande dal pubblico e le richieste di assistenza.
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