Genova, Alice uccisa da 17 coltellate. Lascia un figlio di un anno e mezzo

di Matteo Angeli

1 min, 25 sec

Il fratello è accusato di omicidio volontario aggravato. Un vicino di casa: "Sono sceso in strada ma lei era già morta"

Genova, Alice uccisa da 17 coltellate. Lascia un figlio di un anno e mezzo

Diciasette coltellate. Una dopo l'altra, con una furia spaventosa. Alice Scagni è morta in pochi secondi, dissanguata. Quando il marito è sceso in strada, allarmato dalle urla della donna, per lei non c'era già pù nulla da fare.

Il giorno dopo la tragedia che si è consumata in via Fabrizi, nel quartiere genovese di Quinto, emergono i primi dettagli di questa drammatica vicenda.

Il FATTO - Le 21 sono passate da pochi minuti quando Alice esce di casa per portare fuori il cane. Il fratello Alberto conosce i suoi movimenti e i suoi orari e si apposta nella stradina. Appena la vede le va incontro e, le urla qualcosa e poi inizia a colpirla con una serie di coltellate che la mandano a terra. 

Le grida disperate della donna si sentono chiaramente in tutta la zona perchè rompono il silenzio di una via molto tranquilla. In strada scende subito il marito che vede Alice per terra e soprattutto capisce che potrebbe essere stato il fratello Alberto Scagni. Così quando gli agenti delle Volanti arrivano in zona lo trovano sul lungomare di Quinto. Lo fermano e lo portano in Questura.

Intanto in strada è sceso anche un abitante di un palazzo vicino ma si deve arrendere subito all'evidenza. "Quando l'ho vista a terra era già morta in un lago di sangue" dice a mezzanotte e mezza di ritorno dalla questura.

Alberto Scagni (nella foto ritratto proprio con la sorella Alice), che qualche tempo aveva perso il lavoro, si trova ora in carcere a Marassi, accusato di omicidio volontario aggravato. Molto probabilmente all'origine della tragedia la richiesta di denaro alla sorella ed è proprio in questa direzione che proseguono le indagini.