Pruzzo confessa a Telenord: "Ho pianto per il Genoa"

di Redazione

L'ex bomber: "Il Genoa mi è rimasto nel cuore, è la mia pelle. A 19 anni ero il capitano: è qualcosa che ti rimane dentro per tutta la vita"

Roberto Pruzzo, cresciuto nelle giovanili del Genoa, disputò 5 stagioni con la maglia rossoblù. E' stato uno dei bomber più prolifici della storia del Grifone, insieme a Diego Milito, Tomáš Skuhravý, Carlos Aguilera e Oscar Damiani. "O Rey di Crocefieschi", come lo chiamavano i tifosi rossoblu, è intervenuto nel corso della trasmissione We Are Genoa: "A quei tempi si diceva che alcune squadre non potevano retrocedere, una era la Fiorentina e l'altra era lì vicino. Le papabili alla retrocessione erano sempre le stesse e, ci finivamo sempre noi. E proprio quell'anno siamo stati molto vicini alla retrocessione, proprio contro la Fiorentina."

Sul rigore sbagliato con la Roma: "Io credo che se quella domenica Oscar Damiani mi avesse preso il collo e avesse tirato il rigore al mio posto, la partita sarebbe finita diversamente. Quindi la colpa è di Oscar Damiani (ride ndr)".

"Dove conservi la maglia del Genoa?": "Ho girato tante squadre, ma il Genoa è rimasto nel cuore. Ho vissuto tanti anni a Genova, ed è la città dove i miei figli sono andati a scuola. A Genova c'era molta pressione da parte dei tifosi, soprattutto nei derby, ma il Genoa è la società che mi ha dato di più. Gli anni del Genoa mi hanno dato tante soddisfazioni e anche andare a Sant'Olcese mi faceva stare bene. Per chi non lo sapesse, io sono di Crocefieschi, sono cresciuto a Pegli, sono nato a Marassi, quindi il Genoa è la mia pelle e nonostante le difficoltà vissute in quegli anni, a 18/19 anni ero il capitano del Genoa: è qualcosa che ti rimane dentro per tutta la vita. Ho pianto per il Genoa e lo confesso ora perchè siamo tra amici, ma è l'unica volta che ho pianto nel calcio e rimarrà sempre nel mio cuore."