Genoa, Gilardino: "Torino squadra forte e aggressiva. Mercato finalmente chiuso: felice, ma l'obiettivo resta la salvezza"
di Redazione
Il tecnico rossoblù alla vigilia della 3^ giornata: "Ringrazio chi era con noi la scorsa stagione ed è andato via"
Vigilia di Torino-Genoa con l'allenatore rossoblù, Alberto Gilardino, che in conferenza stampa tocca i temi della partita che attende la sua squadra e del mercato: "Intanto voglio salutare tutti i giocatori che erano qui l'anno scorso e sono andati via. Da Criscito, che è rimasto in società, a Sturaro, Coda, Aramu e gli altri. Il mercato ora è finito e guardiamo alla partita di domani, contro un Torino che sarà agguerrito e che si è rinforzato con Zapata e Soppy, che sono andati a rinforzare una rosa che aveva già calciatori di grande spessore, gamba e qualità. Juric ha una squadra competititiva e puà ambire a posti importanti in classifica".
Sulla vittoria contro la Lazio: "La partita di Roma ci dà ossigeno ed entusiasmo ma anche consapevolezza ma domani sarà un altro tipo di gara rispetto alla Lazio. Dobbiamo farci trovare pronti già da oggi e già da tre giorni fa perchè troveremo giocatori fisici nei duelli, giocatori di gamba e che cercheranno di crearci delle difficoltà e noi dovremmo essere bravi come un pugile a controbattere. Non è mai facile cambiare dopo una partita persa come quella con la Fiorentina. Uno deve poi basarsi sull’equilibrio e sui giocatori che uno ha a disposizione. C’è stata volontà dei ragazzi e la partecipazione nel cambiamento ma deve essere un dogma di questa squadra cambiare in corsa. Dipende sempre dalla partecipazione e dalla disponibilità dei ragazzi. Quando c'è il mercato non è mai facile, non è alibi ma una considerazione. Vedremo se ci saranno altri cambiamenti".".
Sul calciomercato: "Non vorrei più parlare di mercato. Sono felice per chi è rimasto e chi arriva deve sapere dove si trova, quello che deve fare, la maglia che veste e il contributo che deve dare nel gruppo. Io sono sicuro che i ragazzi lo sanno, sia chi è arrivato da poco e soprattutto chi è rimasto e deve introdurre i nuovi e raccontare cosa significa giocare con questa maglia. La formazione di questo gruppo dipenderà da tante situazioni. I ragazzi si sono allenati e si sono comportati da grandi professionisti, mi seguono e si allenano forte. È assurdo, secondo me, che ci sia il calciomercato quando si giocare con giocatori che vanno via, con giocatori che hanno sempre il dubbio quando ci si allena. Mi auguro si possa cambiare nei prossimi mesi e nei prossimi anni. La squadra è questa e quello che vi avevo detto venti giorni fa: sono felice di chi è rimasto e di chi è arrivato ma gli obiettivi non cambiano. Il nostro obiettivo è cercare di giocare un campionato difficile dove dobbiamo raggiungere il prima possibile i 40 punti. Sono arrivati Messias, Malinovskyi, Retegui. Ragazzi come Martin o Throsby si sono messi a disposizione della squadra, è arrivato Haps che anche lui ha bisogno di un percorso e un periodo di adattamento. Adesso la mia volontà e la mia priorità è lavorare forte con la squadra e andare dritti come un treno".
Su Retegui in Nazionale: "Sono felice per Mateo. E sono felice per il mister Spalletti che penso sia la persona più giusta in questo momento. Mateo se può fare la differenza per il Genoa è merito della squadra e del lavoro che svolge. Noi dobbiamo essere bravi a metterlo nelle condizioni migliori per far esaltare le qualità".
Sui giocatori che hanno trovato poco spazio: "Tutti hanno responsabilità. Chi ha giocato meno e chi ha giocato più. Puscas, come Ekuban o De Winter, hanno grandissima responsabilità e devono farsi trovare pronti. Ci sarà da lavorare tanto insieme alla squadra e ai ragazzi. Siamo pronti, c'è solo un unico pensiero di lavorare e della quotidianità. Sono situazioni importanti".
La situazione degli infotunati: "Matturro come Haps sono rientrati in squadra, si stanno allenando con la squadra. Li valuterò poi oggi in allenamento. Vogliacco sta facendo un percorso e sta incrementando i lavori quotidianamente. Lo aspettiamo".
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