Genoa, Gilardino: "Inter senza punti deboli, ma noi continuiamo a sognare"

di Redazione

Rosa quasi al completo, fuori solo Haps, Matturro e Ankeye

Gilardino lancia la sfida alla capolista. Il suo Genoa sta vivendo il momento migliore della stagione ed è stata anche l'ultima squadra a fermare i nerazzurri, sul pareggio nell'ultima gara del 2023. Da allora l'Inter ha sempre vinto mentre il Genoa è risalito sino a metà classifica.

 

"Dobbiamo continuare a sognare - ha sottolineato Gilardino alla vigilia-. Dobbiamo continuare a interpretare le gare con grandissimo spirito di sacrificio e umiltà. Sarà importante rimanere aggrappati dentro la partita, dentro la gara. Serviranno prestazione e atteggiamento che sommate portano ad un risultato positivo. La squadra e i ragazzi meritano una partita del genere per il percorso che stiamo facendo e per come arriviamo ad affrontare la prima della classe in Italia e una delle prime in Europa per merito di Inzaghi".

 

Il Genoa sfiderà i nerazzurri praticamente al completo "fuori solo Haps, Matturro e Ankeye" ma non parlate a Gilardino di un Genoa che non ha nulla da perdere. "Non mi piace quando si dice così perché c'è tanto da perdere. Ci saranno momenti della partita dove è naturale che dovremo essere bravi a difenderci. Si è difeso anche l'Atletico Madrid con ottima gara anche se poi hanno perso. Dobbiamo avere la consapevolezza di saperci difendere con ferocia e poi nei momenti in cui avremo la palla e lì dovremo avere il coraggio e la personalità di gestire questi momenti".

 

Sull'Inter: "Punti deboli? A oggi ha dimostrato di non averne. E parlo sia dei singoli e dei reparti. Se non c'è uno gioca un altro e il valore è lo stesso. E' veramente difficile trovare dei punti deboli di questa grande squadra. Negli interpreti sono una squadra incredibile. Hanno tutti in testa l'idea ben chiara e Inzaghi è stato bravo a dare alla sua squadra una identità precisa. Ma in una partita secca può succedere di tutto. E il nostro pensiero è di scendere in campo con coraggio, sofferenza e personalità".

 

L'allenatore rossoblù presenta così poi la sfida: "Ci saranno più partite all'interno della gara e noi dovremo essere bravi a giocarla. Dovremo farlo consapevoli delle grandissime qualità della squadra che andiamo ad affrontare e il momento straripante e strepitoso che stanno vivendo ma anche quello che noi siamo stati bravi a creare. E la nostra consapevolezza la dobbiamo portare in campo. Dovremo correre tanto e sacrificarci ma anche essere bravi ad esaltarci".

 

Quella tra Gilardino e Inzaghi sarà anche una sfida tra ex attaccanti diventati allenatori. "Una volta si diceva che i difensori e centrocampisti erano più pronti per allenare ma si è dimostrato di no. Penso che quando uno metta tutto sé stesso, studia, impara, lavora, sbaglia e cresce puoi farlo questo mestiere. Si può fare alla grande".