Gambino a Telenord: "Il modello Genova funziona anche sulla sicurezza ma il nostro impegno è migliorare ancora"

di Matteo Cantile

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L’assessore alla Sicurezza evidenzia i risultati ottenuti a Genova: più vigilanza nei quartieri, blitz contro i reati e strategie di riqualificazione urbana

Per chi ha poco tempo
1️⃣ Gambino: "Genova è tra le città medio-grandi più sicure d’Italia"
2️⃣ Intensificati i controlli della polizia locale e avviate operazioni mirate
3️⃣ Strategie integrate tra presidio del territorio, riqualificazione urbana e sviluppo economico

La notizia nel dettaglio

L’assessore alla Sicurezza del Comune di Genova, Sergio Gambino, ha parlato a Telenord della strategia dell’amministrazione per garantire maggiore sicurezza sul territorio. Tra i punti affrontati, il rafforzamento della vigilanza nei quartieri, il contrasto alla criminalità e il miglioramento della percezione di sicurezza tra i cittadini.

Presidio del territorio – A Sestri Ponente - dove ieri si è riunita la Giunta itinerante - sono operativi otto agenti di polizia locale al giorno, suddivisi tra turno mattutino e pomeridiano. "Svolgono attività di presidio, ascolto e segnalazione delle criticità, in un’area dove l’insicurezza è più percepita che reale, poiché le statistiche non mostrano un aumento dei reati", ha spiegato Gambino. Tuttavia, il fenomeno dell’abuso di alcol da parte di alcuni soggetti crea situazioni di degrado e aumenta la percezione di insicurezza.

Blitz contro la criminalità – L’assessore ha citato l’arresto di un ladro seriale di cellulari che colpiva soprattutto gli anziani. "Lo abbiamo individuato a bordo di un autobus subito dopo un furto e fermato in flagranza di reato", ha dichiarato Gambino. Tuttavia, la detenzione non è stata convalidata e l’uomo, un cittadino egiziano, è stato sottoposto all’obbligo di firma. "Abbiamo avviato la procedura per l’espulsione e siamo in attesa della convalida da parte delle autorità", ha aggiunto.

Sicurezza e politiche urbane – Gambino ha difeso il lavoro dell’amministrazione, affermando che Genova è tra le città medio-grandi più sicure d’Italia secondo i dati ufficiali. "Chi critica dovrebbe guardare le statistiche: le sette città meno sicure sono amministrate dal centrosinistra. Se il modello che Silvia Salis vuole proporre è quello, il rischio è di peggiorare la situazione", ha affermato. L’obiettivo del Comune è proseguire con una strategia di presidio territoriale, dotando gli agenti di strumenti adeguati e investendo sulla formazione.

Riqualificazione urbana e prevenzione – "Non ci limitiamo a un’azione repressiva: puntiamo alla riqualificazione urbana", ha spiegato l’assessore. Tra gli interventi già realizzati ci sono quelli nel centro storico, a Cornigliano e Sampierdarena. "Vogliamo sostenere le economie sane, come dimostra il bando per incentivare l’apertura di nuove attività commerciali nei quartieri più critici". Il Comune ha anche imposto restrizioni all’apertura di esercizi potenzialmente problematici e punta sul ruolo delle associazioni locali per garantire un presidio positivo del territorio.

Situazione del centro storico – "Si parla spesso male del centro storico, ma negli ultimi 7-8 anni quell’area è stata in gran parte restituita alla cittadinanza", ha dichiarato Gambino. Pur riconoscendo la presenza di sacche di degrado, in particolare legate al consumo e allo spaccio di droga, l’assessore ha sottolineato che "gran parte del centro è ora piena di locali, associazioni e spazi culturali". Il fenomeno del crack resta una sfida difficile, ma l’amministrazione è determinata a rafforzare la presenza delle forze dell’ordine per contrastarne la diffusione. "Vogliamo restituire tutta la città ai cittadini", ha concluso Gambino.

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