Festa Sampdoria, Giampaolo uomo-record nel derby: "Io gioisco dentro, è la festa dei tifosi"

di Redazione

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E' l'unico allenatore ad aver vinto cinque stracittadine nell'epoca dei tre punti a vittoria: "Per la salvezza manca ancora qualcosa"

Festa Sampdoria, Giampaolo uomo-record nel derby: "Io gioisco dentro, è la festa dei tifosi"

Marco Giampaolo è da stasera il tecnico con più vittorie (cinque) nei derby di Genova in Serie A nell’era dei tre punti a vittoria, superato Gian Piero Gasperini a quota quattro.

«La cosa che mi viene in mente è il peso di questa partita. Non era solo il derby. Il carico che i calciatori si portavano dietro è la cosa che mi è piaciuta. I miei l’hanno giocata con la giusta freddezza. Queste partite ti possono travolgere e se ti travolgono non le giochi come devi. La vittoria è dei calciatori. La vittoria è dei tifosi. Io preferisco essere riservato. Gioisco dentro, la scena è loro».

Il mister spiega le mosse. «Lo stile di gioco del Genoa lo conosciamo, la partita l’abbiamo preparata così. Seconde palle, pressing. I ragazzi sono stati bravi. Ogni tanto bisognava smorzare gli attacchi pirateschi. Avremmo potuto fare qualcosa meglio. La Lazio ha vinto qui a Genova con quattro gol di scarto perché sa palleggiare. Noi l’abbiamo preparata per giocarla. Se la partita resta sporca chi vince il rimbalzo può fare gol. Noi abbiamo saputo stare nello sporco e abbiamo pulito quello che c’era da pulire».

Onore delle armi agli sconfitti. «Io sto sempre dalla parte di chi patisce. Di chi ha un carico enorme di responsabilità. Rivolgo un pensiero a Criscito, ma gioisco per noi. Manca ancora qualcosa per restare attaccati a questo campionato. Ora festeggiamo, ma da lunedì ripartiamo. Sono veramente concentrato sull’obiettivo salvezza. Troppo importante per il club e la tifoseria. Quando sono arrivato qui ero a due punti sopra la linea rossa. Abbiamo sbagliato ma siamo stati anche bravi. Non c’è mai niente di scontato. Dobbiamo fare ancora qualcosa e alla fine volteremo pagina».

Gli chiedono di Audero sotto la Sud. «Ad Audero dite di andare a fare la doccia, che non esageri».