Europee, Serracchiani (Pd) a Telenord: "Toti faccia un passo indietro per ragioni politiche, ho un'altra idea di amministrare. Orlando? Autorevole"

di Redazione

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"Il 'campo largo' anche in Liguria? La destra ci aiuta con la sua posizione su temi concreti su precariato, separazione carriere, autonomia differenziata"

Europee, Serracchiani (Pd) a Telenord: "Toti faccia un passo indietro per ragioni politiche, ho un'altra idea di amministrare. Orlando? Autorevole"

Ospite del Primo Piano di Telenord sull'analisi del voto, la responsabile giustizia del Pd Debora Serracchiani commenta: "Le liste del Pd erano molto forti e davano attenzione anche all'esterno e ai territori, devo dire che questo risultato fa sì che Pd diventi il primo gruppo tra i socialisti democratici, è un grande risultato, di popolo, siamo il partito più grande che aumenta i voti, 250mila in più rispetto alle politiche. E' l'esito di una campagna fatta pancia a terra in tutti i luoghi ed entrando nel merito delle questioni che riguardano gli italiani".

Quanto alla situazione in Liguria: "Il centrodestra si trova in grave difficoltà, con misure importanti applicate. Ma noi continuiamo a lavorare politicamente, chiediamo a Toti un passo indietro per questioni politiche, quello che è emerso non è il modo di fare politica, per cui mi auguro e spero che non ci siano freni e paralisi, mi auguro scelte nette del centrodestra che usa due pesi e due misure, a partire dalla Meloni che ha chiesto dimissioni per vicende meno gravi di quelle liguri".

Il 'campo largo' anche in Liguria? "La destra ci aiuta con la sua posizione su temi concreti su precariato, separazione carriere, autonomia differenziata, ci sono le condizioni perché il centrosinistra si consolidi a livello di coalizione, anche in Liguria dove le forze di centro devono capire per senso di responsabilità di doversi opporre alla destra, noi siamo il partito di centrosinistra che ha retto di più, c'è però bisogno di maggior dialogo".

Sull'orizzonte della Liguria: "Mi ha colpito la memoria del presidente Toti, di cui non condivido il modo di rapportarsi con le imprese: ci vuole un senso del limite, certi appuntamenti si fanno con la porta dell'ufficio aperta. Non è così che interpreto l'amministrazione. La politica deve essere anche un esempio e se non è un esempio diventa poco utile. C'è un tema di opportunità politica. Sono stata presidente di Regione e so come devono essere fatti o non fatti gli appuntamenti, dove così non è stato se ne traggano le conseguenze".

"Non sta a me - aggiunge - dire quello che farà la gip, ma mi ha colpito la nota Anm sugli attacchi alla magistratura genovese e credo che la classe politica dovrebbe fare passi in avanti. Dal punto di vista umano non sono contento di nessuno che vada in custodia cautelare, ma sul piano politico credo che ci siano ragioni di opportunità che mi riservo di evidenziare".

Quanto all'idea di Andrea Orlando candidato presidente, "E' una personalità autorevole che ha svolto bene tutti i ruoli che ha interpretato, la Liguria ha esigenze di tornare protagonista ed è la sede dei maggiori progetti Pnrr, ha bisogno di persone che sappiano come accelerare questi processi. Quanto alla 'Liguria del fare', credo che bisogna fare, ma fare anche bene".