Elezioni e norme anticontagio, i primi votanti: "Poca attesa e nessuna paura"

di Marco Innocenti

La sezione 323 di Oregina, chiusa per sospetto contagio del presidente, è stata sanificata e riaperta: sostituiti tutti gli scrutatori

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Tante incognite non solo legate all'esito del voto ma anche alle procedure imposte dalle necessarie norme anti contagio aleggiano sul voto. Seggi sanificati prima, durante e dopo le operazioni di voto, scrutatori e presidenti con guanti, mascherine e visiere, gel igienizzante sulla porta di ogni singola sezione, percorsi separati per chi entra e chi esce dal seggio, ingressi contingentati e regolati dalle forze dell'ordine: sono solo alcune delle procedure messe in campo per garantire la sicurezza durante queste elezioni del 20 e 21 settembre.

Un po' di timore c'è, inutile negarlo, così come c'è la preoccupazione che, specialmente in certi orari, si possano creare code e attese un po' più lunghe del solito ma, almeno per il momento, sembra che la situazione sia del tutto sotto controllo. Anche se con qualche eccezione, come nel caso della sezione 323 a Oregina, dove il seggio è stato chiuso per precauzione dopo che il presidente, nella notte, ha accusato sintomi riconducibili al covid. Subito sottoposto a tampone, alle ore 7 il seggio era stato regolarmente aperto con la sostituzione del presidente ma poi, più tardi, si è preferito chiuderlo in attesa dei risultati del test, visto che nella giornata di ieri gli scrutatori del seggio erano stati a stretto contatto col presidente. In tarda mattinata, la sezione 323 è poi stata riaperta dopo la sanificazione dei locali e la sostituzione di tutti gli scrutatori.