Nel corso degli ultimi anni, il sistema multi-filiera e multi-consortile ha fatto registrare l'ingresso di un nuovo attore, rispondendo a un'esigenza crescente di un soggetto in grado di coordinare le diversità. Consorzi Cobat non rappresenta più solo l'insieme di cinque consorzi di filiera, ma diventa un sesto consorzio con un ruolo organizzativo, a supporto dell'intero sistema.
Il percorso di evoluzione di questo sistema inizia nel 2012, quando a Cobat RIPA, erede del consorzio storico per la gestione delle pile e batterie esauste, si aggiunge Cobat RAEE, per rispondere alle esigenze di produttori e importatori di apparecchiature elettriche, in linea con la normativa sulla responsabilità estesa del produttore. Cobat RIPA e Cobat RAEE sono stati i primi due consorzi, e nel tempo si sono aggiunti altri, fino a formare l'attuale sistema, che oggi comprende cinque filiere: pneumatici, materiali compositi, tessili, apparecchiature elettriche ed elettroniche, e batterie. Questo sistema è in grado di supportare molti comparti strategici del Paese, aiutando le aziende nella raccolta e nel trattamento dei prodotti giunti a fine vita.
Il lancio ufficiale di questa nuova struttura è avvenuto a Ecomondo 2024, dove i Consorzi Cobat hanno guidato produttori e importatori nel percorso che illustra come i materiali contenuti in prodotti giunti a fine vita, come batterie, accumulatori, apparecchiature elettroniche, pneumatici, materiali compositi e tessili, possano essere recuperati. Un'attenzione particolare è stata rivolta alla semplificazione degli adempimenti burocratici, con la creazione di un portale digitale che consente di tracciare il rifiuto, facilitando il rapporto con la complessa normativa di settore.
Insieme a questi strumenti pratici, sono stati offerti percorsi di consulenza e formazione, che aiutano le aziende a sviluppare competenze che trasformano la gestione del fine vita da un onere a un'opportunità di crescita sostenibile. Un ruolo ancora più cruciale in un contesto in cui le tensioni lungo le catene di approvvigionamento di molte materie prime hanno dato vita a importanti iniziative legislative a livello UE, come il Critical Raw Material Act della Commissione, e alla parallela strategia nazionale del governo.