"Die Liebe der Danae" al Teatro Carlo Felice: il direttore Fabio Luisi rinuncia per motivi personali

di Redazione

L'opera di Strauss sarà rappresentata per la prima volta a Genova, il 6 aprile e poi in replica

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    Sarà rappresentata per la prima volta a Genova "Die Liebe der Danae", commedia in tre atti su libretto di Joseph Gregor in scena al Teatro Carlo Felice il 6 aprile per la prima, e in programma per altre tre repliche.

    Assenza - Questa mattina il sovrintendente del teatro Claudio Orazi ha annunciato tuttavia l'assenza di Fabio Luisi alla direzione artistica, il quale ieri pomeriggio aveva inviato una lettera al teatro: "Con grande dispiacere devo rinunciare per improvvisi e gravi motivi familiari all'impegno della direzione musicale dell'opera "Die Liebe der Danae" in programma nel mio amato Teatro Carlo Felice di Genova" - recita la lettera

    Una rinuncia improvvisa e drammatica mentre le prove sono già in corso sotto la guida del suo assistente Michael Zlabinger, al quale a questo punto è stata affidata la direzione ufficiale.

    "Die Liebe der Danae" non è mai stata rappresentata a Genova. Come ha ricordato il direttore artistico Pierangelo Conte: questa è la terza esecuzione italiana: "Le due precedenti edizioni sono state proposte alla Scala, la prima in italiano e la seconda con i complessi del Teatro di Monaco. Questa è dunque la prima in lingua originale e con i complessi italiani".

    Cast - Il cast poggia su Angela Meade (Danae), John Matthew Myers (Midas), Scott Hendriocks (Jupiter), Timothy Oliver (Merkur) e Tuomas Katajala (Pollux). L'opera ha avuto una genesi alquanto tortuosa.

    Storia - Nel 1920 Hofmannsthal (grande collaboratore di Richard Strauss) aveva segnalato al compositore un canovaccio di una nuova opera incentrata sul personaggio di Danae nell'ambito della mitologia greca. Il progetto era stato però accantonato a favore di altre soluzioni librettistiche. Anni dopo Strauss riprese l'idea e la fece sviluppare a Joseph Gregor. Nacque dunque "Die Liebe der Danae" che venne programmata al Festival di Salisburgo per il 1944 sotto la direzione di Clemens Kraus. Il fallito attentato a Hitler, tuttavia, bloccò tutti i Festival in area tedesca e il debutto dell'opera slittò ancora a Salisburgo sotto la direzione di Kraus al 1952, anno in cui Strauss era già scomparso.

    "L'opera - ha detto il regista Dale - è una commedia, ma Strauss giunto quasi al termine della sua carriera vi mette anche riflessioni personali e la debolezza di Giove è lo specchio della fragilità degli dei in un momento in cui la Germania era sotto il regime nazista".

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