Depositi chimici, Benvenuti: "Se arrivano meno navi rischiamo gravi ripercussioni sul lavoro"

di Edoardo Cozza

Il console della Culmv a Telenord: "Sulla sicurezza e l'opportunità decidono organi competenti, a noi interessa solo la questione occupazionale"

Depositi chimici, argomento che continua a essere oggetto di discussione a Genova e non solo. Ponte Somalia resta l'ipotesi principale, attualmente al vaglio del Consiglio Superiore dei lavori pubblici, ma qualche alternativa torna a far capolino, come quello di portarli da Multedo sulla diga foranea che nascerà. Il console della Culmv Antonio Benvenuti interviene così sul tema: "Le stiamo sentendo un po' tutte tra piani B, C, D e opzione zero. Posso dire una cosa: noi non siamo intervenuti direttamente, non siamo un comitato cittadino, però è legittimo che ci siano delle proteste. La nostra è una valutazione di lavoro, occupazionale, come penso che abbiano fatto i sindacati in consultiva, quando ci fu il voto contrario, anche se poi il comitato di gestione ha avallato l'inizio della procedura per lo spostamento". 

Benvenuti fa capire quali possano essere le influenze sul lavoro dei soci della compagnia unica: "Enac, capitaneria di porto: devono valutare loro, sono organismi che hanno competenza sulla sicurezza. Non è il nostro terreno, ma l'occupazione sì: se fosse Ponte Somalia noi perdiamo un certo quantitativo di ore di lavoro. Però se un cliente del Terminal San Giorgio, come Grimaldi, manifesta più volte la sua intenzione di sviluppare lì l'attività addirittura portandovi anche i passeggeri perché ci sarebbe mercato e afferma che senza questo tipo di lavoro porta le navi altrove, è evidente che quelle ore e quelle giornate di lavoro perse si moltiplicano. Già qualcosa che doveva essere portata qui invece ora è su Savona: sono valutazioni che dobbiamo fare. Se vanno via anche due o tre navi, noi perdiamo tantissime ore lavorative e questo deve essere messo sul tavolo. C'è l'opzione diga? La capitaneria di porto, in precedenza, si era espressa e sul canale d'imbocco  del porto fosse problematico gestire merci pericolose. Ma, ripeto, sono valutazioni che faranno gli organi preposti: noi ragioniamo sulla questione meramente lavorativa".