Croazia, nuova spinta alle rinnovabili con un parco eolico da 120 MW

di Simone Galdi

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Il progetto Ljubovo, promosso da DRI, produrrà 349 GWh all'anno e rafforza l'impegno energetico green nel Paese

Croazia, nuova spinta alle rinnovabili con un parco eolico da 120 MW

La società DRI, divisione per le energie rinnovabili del colosso ucraino DTEK, ha annunciato l'avvio di un nuovo parco eolico da 120 MW in Croazia. Il progetto, denominato Ljubovo, rappresenta la seconda iniziativa eolica e la terza nel complesso promossa dall'azienda in territorio croato.

Ljubovo – Situato nella contea di Lika-Senj, nel centro del Paese, il parco eolico Ljubovo produrrà circa 349 GWh all'anno, secondo quanto riportato nel comunicato diffuso da DRI. Si prevede che i lavori di costruzione inizieranno nel 2027. Un passo fondamentale è già stato compiuto nel novembre scorso, quando l'azienda ha ottenuto l'accesso preliminare alla rete elettrica nazionale. A fine anno, inoltre, è stata presentata la richiesta di approvazione al Ministero dell’Economia croato.

Altri progetti – DRI è attivamente impegnata in ulteriori iniziative nel Paese, tra cui il parco eolico Brda Umovi e il parco solare Vedrine, entrambi situati nella regione Spalatino-Dalmata. Il progetto Brda Umovi sarà realizzato in due fasi: la prima garantirà una capacità di 127,5 MW, seguita da una seconda fase che aggiungerà altri 28,8 MW. La connessione alla rete è prevista per la seconda metà del 2026.

Non solo eolico – Il parco solare di Vedrine, con una capacità pianificata di 60 MWp, dovrebbe iniziare a fornire energia alle comunità locali nella seconda metà del 2027. Entrambi i progetti saranno collegati a una nuova linea elettrica di 10 km, che DRI si è impegnata a costruire, collegandola a una sottostazione da 400/110 kV.

Prospettive – Con queste iniziative, la Croazia si conferma un polo strategico per lo sviluppo delle energie rinnovabili nella regione adriatica. L’impegno di DRI, che già opera su scala internazionale, sottolinea il crescente interesse per le potenzialità energetiche del Paese, in linea con gli obiettivi europei di transizione ecologica e riduzione delle emissioni. "Questi progetti rappresentano un passo importante per la sostenibilità energetica locale, offrendo benefici tangibili sia a livello ambientale che economico", ha dichiarato un portavoce di DRI.

Sfide – Tuttavia, restano da superare alcune difficoltà burocratiche e infrastrutturali, tipiche del settore delle rinnovabili. La costruzione di nuove reti di collegamento e la necessità di rapide approvazioni governative saranno cruciali per rispettare i tempi previsti. Il successo di questi progetti potrebbe consolidare il ruolo della Croazia come leader regionale nel settore delle energie rinnovabili, offrendo un modello replicabile anche in altri Paesi.

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