Crisi di governo, Conte: "Una crisi senza fondamento, ora si volta pagina"

di Redazione

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Conte si presenta in parlamento per chiedere la fiducia e difende l'operato del governo: “Abbiamo agito con il massimo scrupolo"

Giuseppe Conte non ci sta. Di fronte ai membri della Camera, tra gli applausi di qualcuno e l'accoglienza meno compiaciuta di altri, il premier ha difeso il suo operato, specialmente per quanto riguarda le misure attuate prima, durante e dopo l'esplosione della pandemia. “Nel 2019 prefigurai un chiaro progetto politico per il Paese – ha detto Conte -. Precisai che il programma non avrebbe potuto articolarsi in un elenco di proposte o una somma di maggioranze. Un'alleanza tra formazioni, storie, esperienze e culture che in passato si erano confrontate in modo aspro, poteva nascere solo sulla base di un convinto ancoraggio ai valori costituzionali e della solida vocazione europeista del Paese”.

Poi, il passaggio al disgraziato 2020: “Il progetto del governo si è dovuto misurare con la pandemia, che ha sconvolto società e relazioni. Una sfida di portata epocale, paure primordiali che sono tornate a farci sentire fragili, certezze messe in discussione. Siamo stati i primi in occidente a introdurre misure restrittive dei diritti della persona, con delicatissimi bilanciamenti dei principi costituzionali.”

Conte, però, è sicuro di aver svolto un buon lavoro: “Abbiamo agito con il massimo scrupolo e la massima attenzione. Parlo a nome del governo a testa alta non per arroganza, ma consapevole di aver impiegato tutte le energie. Sono qui ad illustrare una crisi di cui non ravviso alcun fondamento, ma il Paese merita un governo coeso: ora si volta pagina. Il Recovery Plan sarà uno sforzo di cui andare fieri. Il governo deve lavorare per il benessere dei cittadini. Bisogna continuare a lavorare tutti insieme per portare il Paese fuori dalla pandemia, anche attraverso turismo e cultura, pilastri della strategia nazionale e tra i settori più colpiti: Procida sarà capitale italiana della cultura 2022”.

Infine, il premier ha concluso con un appello diretto al popolo italiano: “Cari cittadini, la fiducia deve essere reciproca. Vi stiamo chiedendo piccoli e grandi sacrifici perché necessari a superare questa pandemia. La vostra risposta è stata di grande responsabilità, il che dimostra la grandezza della nostra nazione: state dimostrando grande fiducia nelle istituzioni, e confido che anche queste possano ripagarvi. Io sono disposto a fare la mia parte: viva l'Italia”.