Corte Costituzionale, Piciocchi in udienza come rappresentante dei Comuni di Liguria
di Stefano Rissetto
Il facente funzioni sindaco di Genova ha dialogato con il collegio di cui fa parte da pochi giorni il concittadino Roberto Cassinelli

Questa mattina il facente funzioni sindaco Pietro Piciocchi, su incarico del Consiglio delle Autonomie Locali della Regione Liguria, ha partecipato all'udienza davanti alla Corte Costituzionale per la discussione di alcune questioni tecniche che attengono alla legittimità costituzionale di norme dello Stato in materia di finanza locale e che interessano da vicino i Comuni liguri. Piciocchi si è confrontato con il collegio di cui fa parte dal 19 febbraio il concittadino Roberto Cassinelli (primo da destra), eletto dal Parlamento in seduta comune insieme con Massimo Luciani, Francesco Saverio Marini e Maria Alessandra Sandulli.
Impugnative - L'udienza segue altre quattro impugnative che negli ultimi cinque anni il Consiglio delle Autonomie Locali della Regione Liguria aveva deliberato e che hanno consentito alla Corte Costituzionale di esprimersi sul tema del federalismo fiscale e dell'equo riparto delle risorse tra i Comuni italiani, alla luce di quanto prevede la Costituzione in materia.
Oggetto - "In particolare – spiega il facente funzioni sindaco Piciocchi - oggetto della discussione odierna sono state le norme che hanno istituito il nuovo Fondo di equità per il livello dei servizi, uno strumento di distribuzione delle risorse che, ad avviso dei Comuni Liguri, non riconoscerebbe a pieno la loro autonomia finanziaria, prevedendo specifici vincoli di destinazione della spesa dei trasferimenti di parte corrente a discapito della possibilità di assumere proprie politiche di bilancio".
Risanamento - Altra norma oggetto di discussione ha riguardato il nuovo istituto degli accordi per il risanamento finanziario tra il Presidente del Consiglio dei Ministri e gli enti locali in piano di riequilibrio o in condizione di sovraindebitamento. "In pratica – sottolinea Piciocchi - si è chiesto alla Corte Costituzionale di sottrarre tale tipologie di Comuni dall'obbligo di concorso alla finanza pubblica chiesto al comparto delle amministrazioni locali per gli anni dal 2024 al 2028. Una partita che per i Comuni liguri vale oltre 100 milioni di euro per il periodo di riferimento".
Bilanci - "In questi anni – commenta il facente funzioni sindaco Piciocchi - mi sono messo a disposizione dei Comuni della nostra Regione per difendere le ragioni dei nostri bilanci che, in una stagione molto impegnativa, devono essere salvaguardati per offrire sempre maggiori servizi ai cittadini e per consolidare i percorsi virtuosi di risanamento finanziario intrapresi. Riteniamo sia necessario cogliamo ogni opportunità per rafforzare la capacità delle nostre finanze di reggere le sfide del tempo presente, soprattutto con riferimento al supporto delle persone più fragili che vogliamo assicurare e potenziare. Portare ancora una volta i Comuni della nostra regione davanti alla Corte Costituzionale è stato per me un grandissimo onore e ringrazio il Consiglio delle Autonomie Locali che lo scorso anno, all'unanimità, me ne ha dato incarico. Chiediamo che si progredisca sul lato dell'autonomia, del federalismo fiscale e della responsabilità dei Comuni italiani, come richiede la nostra Costituzione".
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