Caso Toti, il patto dei telefoni spenti, i pm: "Altri 50mila euro a Maurizio Rossi per gli spot elettorali del comitato del governatore"

di Redazione

2 min, 21 sec

Nuovi dettagli dall'informativa delle Fiamme Gialle depositata al Riesame lo scorso 5 luglio

Caso Toti, il patto dei telefoni spenti, i pm: "Altri 50mila euro a Maurizio Rossi per gli spot elettorali del comitato del governatore"

Spegniamo i telefoni. Questo secondo i pm il patto tra il capo di Gabinetto della Regione Liguria Matteo Cozzani, il dirigente di Esselunga Francesco Moncada e l’editore di Primocanale e di Ptv Maurizio Rossi: precauzione inutile, alla luce delle microspie collocate dalle Fiamme Gialle nell'ufficio di Cozzani, che documentano l'incontro del 17 marzo 2022.

In quell'occasione i tre, nella ricostruzione della Procura, si accordano per un nuovo contratto da 50mila euro tra Ptv ed Esselunga, in cambio del quale Rossi farà fare molti più passaggi elettorali alle liste del presidente Toti, per le comunali del 2022 e anche per le successive politiche, come ha dimostrato l’analisi del server del maxischermo.

Prima di parlare di affari, secondo la ricostruzione dettagliata della GdF nella nuova informativa del 5 luglio depositata al Riesame, Moncada chiede a Rossi come poter dare “una mano a Bucci”, in vista delle imminenti elezioni comunali di Genova: "Siamo tutti molto contenti, tutti cosi…eccetera eccetera…io sto pensando nel mio cumulo delle…se tutti mi danno qualche cosa, tutto migliora, Bucci, non possia…domanda…non possiamo togliere qualche cosa a noi e mettere Bucci…però bisogna farlo bene…senza che nessuno…dobbiamo dormire tutti tra due cuscini…”. Allora Cozzani chiede a Moncada e Rossi di spegnere i telefonini (“…allora, spegniamo questo qui che…”). Gli altri due si adeguano: “…allora questo qui io lo metto proprio via…” dice Moncada.  E lo stesso fa Rossi.

Spenti i telefoni i tre, ascoltati comunque dalle microspie, discutono del metodo delineato da Rossi: il comitato elettorale di Toti dovrà far una contratto da 5mila euro (“Bucci comunque deve fare un contratto perché nel momento in cui compare”…) per 500 passaggi sul maxischermo (ma sono stati appunto oltre 6mila), per parte sua Esselunga, che già aveva un contratto annuale con Ptv per circa 180mila euro per i tabelloni (quello fisso lato est e quello del maxischermo lato ovest), stipulerà un ulteriore contratto da 50mila euro per avere anche la pubblicità sulla rete tv Primocanale. Con questo contratto ulteriore, Rossi farà decuplicare i passaggi elettorali delle liste di Toti sul maxischermo di Terrazza Colombo. In cambio Esselunga vedrà sbloccate le pratiche relative all’apertura del nuovo supermercato di Sestri Ponente.

Toti non è presente fisicamente a quell’incontro ma ad accordo raggiunto Cozzani e Rossi vanno proprio dal presidente a riferirgli quanto appena deciso, mentre Moncada saluta con un “Abbiamo combinato”. Rossi a quel punto spiega a Toti il contratto che dovrà stipulare il comitato e il fatto che sul maxischermo non ci sono i controlli per i passaggi elettorali.

Le analisi dei contratti, stipulati tra il comitato Toti e Ptv e anche tra la Ptv di Rossi ed Esselunga attraverso la società Media Italia, confermano l'effettività dell'intesa. Dopo gli arresti del 7 maggio, gli investigatori delle Fiamme Gialle hanno effettuato verifiche sulle pratiche di Esselunga sbloccate dopo quel 17 marzo.