Caso Toti: Anzalone pagò il soggiorno elettorale a Genova dei gemelli Testa

di Redazione

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Il blitz durò alcuni giorni e venne inizialmente "schermato" dall'inclusione dei fratelli nella comitiva del Giro dell'Appennino 2020

Caso Toti: Anzalone pagò il soggiorno elettorale a Genova dei gemelli Testa

I gemelli Testa, Arturo Angelo e Italo Maurizio, furono ospitati dall'organizzazione del Giro dell'Appennino 2020, in un albergo a quattro stelle della Val Polcevera, ma non erano venuti a Genova per seguire la corsa ciclistica, bensì per procurare voti ai candidati di Giovanni Toti durante le elezioni regionali in programma proprio in quei giorni. Rimasero infatti al Mercure di San Biagio dall'11 al 19 settembre, ben oltre il tempo necessario per seguire la corsa. E il loro soggiorno, prenotato dagli organizzatori della gara, fu alfine pagato da Stefano Anzalone (nella foto).

Tra chi doveva giovarsi dei voti controllati dai Testa tra i riesini di Certosa, riferisce Il Secolo XIX, c'era infatti anche Anzalone, allora consigliere comunale delegato allo sport, candidato alle regionali. Secondo gli investigatori, Anzalone avrebbe chiesto alla Us Pontedecimo di ospitare i due gemelli arrivati dalla Lombardia, includendoli nella carovana della corsa, per dissimulare il suo ruolo di regista della missione elettorale genovese dei Testa.

Nei giorni scorsi nella caserma della Guardia di finanza è stato sentito come testimone Fabio Barbieri, tesoriere della società ciclistica e del tutto estraneo al procedimento. Il dirigente del club ha confermato che il soggiorno dei Testa era a carico di Anzalone. Anche se la direttrice dell'albergo, sentita come teste, aveva riferito agli inquirenti che "La prenotazione del soggiorno dei Testa mi era arrivata dal signor Fabio Barbieri, che mi confermava che in occasione del Giro dell'Appennino il loro soggiorno era a carico della Us Pontedecimo (...) "il loro soggiorno comprensivo del pernottamento e dei pasti era stato poi saldato dalla società ciclistica con un bonifico". Ma il tesoriere della società non si aspettava che i Testa restassero una decina di giorni e quindi, il 25 settembre 2020 contattò Anzalone che, già sotto inchiesta, era intercettato. "Ti volevo dire una cosa, i signori Testa poi sono rimasti otto notti al San Biagio.... se fosse stata una notte non te lo dicevo neanche, lo mettevo a carico de... ma i signori Testa sono stati dall'11 al 19 settembre... sono 714 euro". Al che Anzalone ribatte "Non ti preoccupare, ci penso io" e il giorno dopo incontrò il tesoriere saldando il conto.

La testimonianza del dirigente ciclistico, secondo gli inquirenti, confermerebbe che Anzalone ha organizzato il soggiorno genovese ai Testa, venuti a Genova per trovare voti alle regionali per lui. Infatti nelle intercettazioni Italo Testa, parlando con una persona, dice "Ho fatto gli auguri ad Anzalone, gli ho detto che ci dobbiamo vedere presto per fare una bicchierata... Sai quanto ha speso Anzalone per me... mille euro... voglio dire almeno se li è ripagati".