Cadute degli anziani, a Genova un centro per prevenirle

di Eva Perasso

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All'ex ospedale di Nervi un progetto pilota di Asl3 per dare maggior sicurezza a chi è più a rischio

Una caduta ogni dieci di un anziano porta a una frattura. Le più pericolose? Quelle di femore. Mentre il luogo più pericoloso, per assurdo, resta la propria casa giacché la quasi totalità delle fratture avviene tra le mura domestiche, dove l'anziano si sente al sicuro e finisce invece per inciampare in un tappeto o per mettere male il piede in un ambiente protetto. Se non è possibile fermare l'invecchiamento, è però possibile predire il rischio di cadute e lavorare sulla sicurezza dell'anziano. Oggi si è infatti scoperto che la velocità del cammino è strettamente collegata al rischio di caduta e in particolare che più un anziano cammina velocemente e meno corre il rischio di cadere.

Ecco perché è necessario un intervento per valutare il rischio di cadute degli anziani e poi cercare attraverso l'esercizio di aumentare la loro velocità di cammino. E' quello che farà il centro di nuova apertura presso l'ex ospedale di Genova Nervi di Asl3: si tratta di un progetto pilota, per il primo anno sarà rivolto a pazienti che hanno già avuto l'esperienza di una frattura di femore, circa 100 persone, mente vi sarà poi un secondo gruppo di 100 persone composto da pazienti che hanno patologie reumatiche e hanno dimostrato - facendo alcuni test - una propensione alla caduta.

Se ne è parlato al Festival della Scienza all'interno dell'evento "Più equilibrio, meno cadute".