Sciaccaluga (Stemarpast): "Bollette, farine, carburanti: la crisi sarà grave"

di Edoardo Cozza

Stefano Sciaccaluga (StemarPast) a Telenord: "La guerra in Ucraina accentua ancora il caro-prezzi: situazione insostenibile. Gli aiuti del governo latitano"

Tutto dava segnali di ripresa: un'economia in ripartenza, regole anti-covid sempre meno stringenti e una fiducia anche nei consumatori che alle imprese non poteva che far bene. All'improvviso, però, il caro-bollette, il caro-trasporti e il caro-materie prime hanno minato l'entusiasmo di intravedeva un periodo roseo. Intanto il caro-energia, con il costo delle bollette di gas e luce salito vertiginosamente: raffreddare i locali di produzione di impianti come quello della Stemarpast, azienda genovese di pasta fresca e altri prodotti alimentari, non comporta certo prezzi irrisori. 
E i ristori del governo finora latitano ad arrivare: ce lo spiega il titolare Stefano Sciaccaluga: "Finora non abbiamo avuto nessun aiuto e non sappiamo neanche se li avremo, visto che la situazione è complicata da quanto sta accadendo in Ucraina". 

Ecco, la guerra in Ucraina sta creando grattacapi soprattutto sul costo della materie prime, anche per chi si rifornisce solo in Italia perché i prezzi sono destinati inevitabilmente ad aumentare: "Noi usiamo solo grano made in Italy, ma questo non comporta una diminuzione dei costi, anzi ci aspettiamo ulteriori aumenti. Da agosto ad oggi la semola è aumentata dell'80 per cento e non è facile ribaltare il costo poi sui clienti, perché poi per far quadrare i conti bisogna innalzare il prezzo di vendita"

Anche i trasporti, col caro-carburanti, stanno creando problemi: "Ma oltre all'aumento dei prezzi - spiega Sciaccaluga - qui paghiamo anche lo scotto di una mancanza di autisti e addirittura mezzi". 

Una serie di guai che rischia davvero di minare le aspettative di ripresa di inizio anno.