Aster, il dietro le quinte del verde curato per Euroflora: tra bellezza e fatica

Collaborazione storica – “È una consuetudine: da sempre collaboriamo all’allestimento degli spazi comunali di Euroflora, anche con supporto tecnico agli espositori”, dice Giuliano Pastorino, responsabile del verde di Aster. Quest’anno Aster ha gestito le aree del Palasport, offrendo anche assistenza logistica a chi arrivava da fuori città.

Ostacoli meteo – Il maltempo nei giorni precedenti l’apertura ha complicato il lavoro: “Abbiamo operato nel fango per sistemare gli accessi pedonali, non potevamo aspettare che spiovesse”.

Logistica e differenze – Rispetto alle edizioni nei parchi di Nervi, spiega Pastorino, la Fiera ha semplificato il trasporto di materiali pesanti. “Nei parchi servivano mezzi più piccoli e spostamenti interni complessi”.

Il destino delle piante – Molte piante usate per l’allestimento saranno donate: “Quelle lasciate dagli espositori verranno distribuite da Aster a piccoli comuni, municipi e associazioni della Liguria”.

Omaggio al Papa – "Uno dei momenti più fotografati è stato il tributo a Papa Francesco: un’immagine circondata da fiori bianchi, collocata all’ingresso del Palasport nei giorni della sua scomparsa che abbiamo realizzato noi".

Coinvolgimento dei bambini – Aster ha poi promosso un concorso con 100 alunni delle elementari, premiando le opere migliori. “Coinvolgerli è fondamentale: da loro arrivano sempre spunti nuovi e profondi”.

Cura e progettazione – Gestire il verde in città è complesso: servono interventi continui, attenzione all’evoluzione delle piante e una progettazione lungimirante. “Le scelte sbagliate fatte anni fa ora presentano il conto”.

Tecnologie e limiti – Le nuove tecnologie aiutano, ma non bastano: “Sull’apparato radicale delle piante non abbiamo ancora un controllo reale. Serve conoscenza e memoria di ciò che è avvenuto attorno a ogni pianta”.

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