Vertice con Toti: Piana, Scajola e Giampedrone “Presidente non si dimette”
di Redazione
Il presidente ad interim e i due assessori concordi sulla linea della prosecuzione
Al termine dell'incontro con Giovanni Toti ad Ameglia, su permesso del gip Paola Faggioni, il presidente ad interim Alessandro Piana e gli assessori Giacomo Giampedrone e Marco Scajola hanno fatto il sunto delle tre ore di colloquio con il presidente ai domiciliari dal 7 maggio.
Il presidente ad interim Piana: "Lo abbiamo trovato molto tonico, lucido e determinato. Questo ci incoraggia a continuare, siamo determinati a proseguire la nostra azione nel pieno rispetto delle esigenze di chiarezza, nella speranza che Toti possa tornare il prima possibile alla guida della regione, che conservi quella considerazione di cui forse non aveva goduto nelle precedenti amministrazioni".
Marco Scajola: "Presidente amareggiato, ma lucido tonico e combattivo. Non si è parlato di dimissioni ma di azione politica per guidare la Liguria. C'è voglia di lavorare. Massimo rispetto per la magistratura che svolga il lavoro presto per poter rivedere Giovanni alla guida della Liguria, ha il diritto ma anche il dovere di governare".
"E' una persona amareggiata - prosegue Scajola - ma soddisfatta per come hanno reagito e continuato a lavorare i suoi colleghi di giunta".
"Qui non è in questione - prosegue - la sostanza dell'azione politica di Toti, ma il diritto di proseguire un mandato ricevuto dagli elettori".
Giacomo Giampedrone: "Speriamo che riesame ed eventualmente cassazione riportino il presidente a governare, siamo pronti ad andare avanti per proseguire l'azione di governo, noi discutiamo del ritorno di Toti al ruolo di presidente".
"Oggi eravamo noi tre in rappresentanza di tutta la giunta, a noi si aggiungeranno anche le altre forze politiche che incontreranno il presidente. L'incontro di oggi ci ha resi più forti e compatti, abbiam9 come solo obiettivo il ripristino della normale attività di Toti, tutelata dalla Costituzione, quando saranno rimosse le condizioni attuali. Il nostro orizzonte, lo dico chiaramente, è la fine del mandato a settembre e ottobre 2026. Non abbiamo toccato linee amministrative ma solo linee politiche: sarà importante anche discutere dell'approvazione del bilancio, lo faremo a tempo debito".
"Questa vicenda non ha influito - sottolinea Giampedrone - sulle elezioni amministrative". Quindi, passando al faceto, "Abbiamo mangiato tramezzini e anche fumato, poi discusso sull' averlo trovato dimagrito o meno!".
Per quanto riguarda il rigassificatore, Piana ha confermato la linea della giunta.
EQUILIBRI - Non si parla, assicura Piana, di redistribuzioni ulteriori delle deleghe, in caso di protrazione dell' indisponibilità. Giampedrone ribadisce: "Le nostre scadenze sono riesame e cassazione".
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