Spray anticovid, Icardi: "Se risultati confermati, ridurrà la carica virale del 97,5%"

di Marco Innocenti

"Aggredisce la membrana lipidica esterna del virus, mettendo così a nudo l'Rna: in vitro si è dimostrato efficace già in un minuto"

Parte oggi la sperimentazione al San Martino di Genova ma lo spray nasale anticovid ha, inevitabilmente, già attirato l'attenzione di tutti. “Si tratta di uno spray nasale che contiene acido ipocloroso al 95% - cis piega Giancarlo Icardui, direttore del dipartimento Igiene del Policlinico genovese - che in vitro, su coltura cellulare, ha dimostrato di essere capace di uccidere il virus Sars-Cov-2. Questa sostanza colpisce la parte più esterna della membrana lipidica del virus e così, rendendolo nudo, l'Rna del virus può essere aggredito in appena un minuto, andando già dopo 3 minuti circa ad abbattere la carica virale anche del 97,5%. Questa sostanza, l'acido ipocloroso, ha poi la capacità di penetrare nelle cellule della mucosa, rimanendo attiva a lungo così da limitare la contagiosità per un buon periodo di tempo”

"lo studio che porteremo avanti - spiega ancora Icardi - oltre che verificare la correttezza dei risultati di laboratori, ci consentirà di calibrarne correttamente il dosaggio. Cercheremo di capire se 5 spruzzi per narice per 3 volte al giorno sono sufficienti o se sia meglio arrivare a 5 spruzzi per narice per 5 volte al giorno. Dopo 10 giorni di somministrazione, poi, verranno effettuati dei tamponi molecolari per verificare la presenza del virus nelle vie prime respiratorie".

“Stiamo parlando di uno spray che è un dispositivo medico da utilizzare nei soggetti con covid lieve - aggiunge - senza modificare le attuali terapie somministrate ai pazienti. Soprattutto avrà una funzione di sanità pubblica perché se funzionerà avrà la capacità di limitare la contagiosità del soggetto infettato. L'obiettivo per questo è di andare a ridurre soprattutto quei cluster familiari che spesso giocano un ruolo determinante nell'allargare il numero dei nuovi contagi”.