Siccità a Genova: "Le scorte di acqua potabile non preoccupano: possiamo arrivare all'autunno"
di Marco Innocenti
Circa 7 milioni di metri cubi in meno rispetto allo scorso anno ma la situazione generale non desta preoccupazione
La siccità è un problema serio e gli effetti delle scarse precipitazioni durante i mesi invernali e primaverili si vedono ma le scorte d'acqua per l'uso potabile non destano preoccupazione. A fare chiarezza, lanciando un messaggio in controtendenza rispetto all'allarmismo generale, è Giovanni Gnocchi, responsabile del servizio idrico di Ireti: "I bacini idrici del genovesato sono 6, ai quali si affiancano risorse dalle falde dei torrenti della provincia e acque fluenti - spiega Gnocchi - Tanto per rendere un'idea, la rete della città di Genova distribuisce giornalmente circa 180-200 mila metri cubi me i laghi che fanno da scorta hanno una capienza massimo molto differente fra loro. Nel lago del Brugneto abbiamo una capienza massima di 25 milioni di metri cubi, la Busalletta ne ha 4,5 milioni, per i laghi del Gorzente siamo intorno ai 7 milioni mentre il lago di Valnoci ha una capienza di altri 3 milioni. Sul totale, abbiamo 'in casa' circa 7 milioni di metri cubi di acqua in meno rispetto allo scorso anno. Il Brugneto stamani è a poco più di 15 milioni, circa due terzi della sua capienza totale".
"Al momento desta preoccupazione soprattutto la parte riservata all'agricoltura - aggiunge Gnocchi - Per quel che riguarda invece la fornitura di acqua per i servizi potabili, soprattutto verso la città, in questo momento non si hanno particolari problemi. In qualche frazione abbiamo integrato con forniture con autobotte ma possiamo dire che le scorte presenti ad oggi nei nostri bacini ci permetterebbero di affrontare i prossimi mesi, in attesa delle piogge autunnali".
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