Genova, recuperato con l'elicottero il cadavere rinvenuto nei laghetti di Nervi
di Redazione
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Il corpo in stato di decomposizione potrebbe essere di un escursionista. L'ipotesi di una disgrazia
Il cadavere di un uomo in avanzato stato di decomposizione è stato rinvenuto dopo le 18 di questa sera nei laghetti di Nervi, sulle alture di via del Commercio.
Il corpo è stato avvistato da due escursionisti che hanno lanciato l’allarme al 112.
Sul posto sono giunti i vigili del fuoco che hanno raggiunto e trasferito il cadavere sulle rocce intorno alla pozza d'acqua.
Intervenuti anche agli agenti delle volanti che hanno avviato le indagini per identificare l’uomo e tentare di scoprire le cause del decesso.
Da quanto trapelato potrebbe essere di un uomo dai 30 ai 45 anni, forse un escursionista visto che indossava pantaloncini corti, scarponcini da trekking e una maglietta.
Dopo le 19, dato che l’unica strada per raggiungere i laghetti è un sentiero pedonale percorribile in 35/45 minuti, il magistrato di turno ha disposto l’impiego di due elicotteri dei vigili del fuoco che, con voli sul filo dei minuti, ossia effettuati prima del calare della notte (che avrebbe impedito l’uso degli elicotteri) sono riusciti prima a portare il medico legale sul posto per constatare il decesso e poi a trasferire il cadavere all’obitorio dell’ospedale San Martino.
La prima ipotesi per spiegare la morte è quella della disgrazia: l’escursionista potrebbe essere caduto dalle rocce per poi morire nel laghetto, forse a causa di un malore o di un trauma subito nella caduta. Si ipotizza per questo che l’uomo fosse solo.
La tragedia riporta alla mente la discussa morte dell’escursionista francese trovato morto nei giorni scorsi nel Parco nazionale Cilento, nel Salernitano, che però, a differenza di quanto accaduto a Nervi, era riuscito a chiedere aiuto con una chiamata al 112, che però non era riuscito a localizzarlo.
In entrambi i casi però fatale alle vittime potrebbe essere stato intraprendere un’escursione da soli, l’errore che ogni escursionista esperto mai dovrebbe commettere.
Per individuare le cause del decesso e stabilire quando è avvenuto il magistrato ha disposto l’esame autoptico.
Le indagini della polizia, avviate dagli agenti delle volanti e dalla scientifica, partono dalla prima ispezione esterna sul cadavere, per verificare se presenta ferite particolari, e dal sopralluogo nell’area dei laghetti, nella speranza di rinvenire oggetti riconducibili alla vittima.
Ma per ora non si scarta nessuna ipotesi, neppure quella più fantasiosa che la vittima potrebbe essere arrivata ai laghetti insieme a una o più persone.