Savona, violenza su operatori sanitari: in un anno aumento del 40%. La dottoresa Guiddo: "Le forze dell'ordine al PS servono H24"

di Gaia Cifone

Anche il pronto soccorso dell'ospedale San Paolo è stato vittima di violenza nonostante la presenza delle forze dell'ordine

In Liguria Nell'ultimo anno si sono registrati quasi il 40% in più di aggressioni nelle strutture sanitarie che sono state denunciate e altrettanta percentuale deve essere considerata per gli infermieri o medici che non vogliono denunciare il fenomeno.

Oltre 400 aggressioni al personale sanitario, probema sempre più preoccupante da affrontare con urgenza. Ancora da comprendere Le radici di questa incomprensile escalation.


Non ultimo l'episodio di ieri avvenuto al Pronto Soccorso del Galliera dove un infermiere è stato colpito in faccia con un pugno, attirando la solidarietà del mondo politico e sindacale.


Abbiamo deciso di far partire una nostra "inchiesta" per capire cosa chiedono medici e infermieri per una maggiore tutela, com'è la situazione nei vari pronto soccorso, quali sono i pazienti maggiormante da tenere "sotto stretta osservazine". Siamo partiti dal Pronto Soccorso dell'ospedale San Paolo di Savona e a parlare ai nostri microfoni la dottoressa Grazia Guiddo Responsabile S.S. Sale Visita e Gestione organizzativa del politrauma: "Anche il nostro Pronto soccorso non è stato esente da episodi di violenza. Sono per lo più persone in stato di agitazione psicomotoria.

Abbiamo firmato un protocollo con le forze dell'ordine, abbiamo un tasto di allarme che se premiamo loro entrano subito in azione. Ci sono gli agenti presenti in Pronto Soccorso ma solo in alcuni orari, servirebbero tutto il giorno e anche di notte per fare da deterrenti".  


L'intervista integrale al link

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