Porti, Spirito: "Manca visione euromediterranea, rischiamo di regalare il dominio alla Cina"

di Pietro Roth

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Il presidente dell'AdSP Mar Tirreno Centrale: "Vasti fenomeni su scala globale"

Porti, Spirito: "Manca visione euromediterranea, rischiamo di regalare il dominio alla Cina"
“Il mio libro e il convegno che abbiamo promosso, in collaborazione con SRM, all’Autorità portuale di Napoli, vuole innanzitutto attrarre l’attenzione sui grandi fenomeni che stiamo vivendo su scala globale, e che si riflettono sull’attività dei nostri porti, che si inseriscono inevitabilmente in questo quadro”. E’ quanto ha sottolineato Pietro Spirito, presidente dell’Autorità di sistema portuale Mar Tirreno Centrale, aprendo i lavori del convegno dedicato alla presentazione del suo ultimo volume e dello studio condotto da SRM-Studi Ricerche Mezzogiorno, sui traffici attraverso il canale di Suez dopo il raddoppio e nel Mediterraneo. Spirito ha sottolineato il ruolo protagonistico giocato dalla Cina nei vari scenari di penetrazione globale: la nuova Via della Seta, cioè il collegamento ferroviario terrestre, cui sono stati destinati imponenti investimenti, che oggi presenta (a tutto favore del paese asiatico, considerato la nuova fabbrica del mondo) un forte squilibrio tra merci importate ed esportate; la penetrazione nei porti del Mediterraneo, con il ruolo centrale oggi assunto dal Pireo, diventato di completa proprietà cinese; gli investimenti notevolissimi, sia in termini di capitali per finanziare gli investimenti in infrastrutture (60 miliardi di euro, solo nell’ultima tranche) che di uomini (sono oltre due milioni i cinesi che oggi lavorano in Africa). "Rispetto a questi scenari – ha sottolineato ancora Spirito – manca invece quasi totalmente una politica euromediterranea, anche perchè l’Europa – dopo l’allargamento a 27 – si è progressivamente spostata ad Est e i porti del Nord difendono le posizioni acquisite. In questo quadro, ha concluso il presidente dell’Adsp, i porti italiani devono proseguire nel cammino per sviluppare la produtttività, sfruttando anche le occasioni offerte dalla ZES".