Piombino, Onorato contro l'AdSP: "La nostra istanza è diventata un fantasma"

di Pietro Roth

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L'armatore: "Così si bloccano centinaia di assunzioni e il rilancio dello scalo"

Piombino, Onorato contro l'AdSP: "La nostra istanza è diventata un fantasma"
A Piombino va in scena lo scontro fra l'armatore Vincenzo Onorato e l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale. "La principale funzione di un soggetto pubblico come un’Autorità Portuale dovrebbe essere quella di creare posti di lavoro ed essere promotore dello sviluppo di un territorio, nel pieno rispetto delle regole - sostiene Onorato - Appare evidente come l’Autorità Portuale di Livorno, che tanto si è prodigata negli ultimi anni in favore di alcuni armatori, rilasciando ripetute concessioni temporanee lampo, si sia dimenticata di Piombino, fatta diventare a tavolino con la riforma portuale succursale di serie B dello scalo labronico e quindi non meritevole di attenzioni. Piombino è in profonda crisi, con una disperata ricerca di posti di lavoro e, ad oggi, l’unica iniziativa reale per questa città è quella proposta dal mio Gruppo che la porterebbe far diventare in breve tempo la capitale sud europea per la logistica delle auto e la porta di accesso per questo mercato nel Mediterraneo. La nostra istanza, che è stata presentata da diversi mesi, è diventata ormai un fantasma invisibile a palazzo Rosciano, confermando il non interesse dell’Autorità Portuale a generare, fra diretto e indotto, centinaia di posti di lavoro e importanti investimenti in un territorio ridotto alla fame. Nel pieno rispetto delle normative e delle regole, chiediamo a gran voce che venga data una risposta a chi è a casa in attesa di essere assunto. Noi siamo pronti a partire e a realizzare in tempi rapidissimi ciò che abbiamo promesso. Sono il mercato e i nostri clienti a chiedercelo".