Liguria, elezioni: Rixi si chiama fuori ed esclude un candidato proveniente dalla giunta Toti. "Rigassificatore? Resti dov'è"

di Redazione

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"Non me la sento di lasciare il ministero anche perché sarei sostituito da un viceministro non ligure e molti progetti tornerebbero nei cassetti"

Liguria, elezioni: Rixi si chiama fuori ed esclude un candidato proveniente dalla giunta Toti. "Rigassificatore? Resti dov'è"

Edoardo Rixi ribadisce di non essere in corsa per la candidatura alla presidenza della Regione, ritiene che il candidato non debba provenire dalla giunta uscente e "lascia" il rigassificatore a Piombino.

“Io credo che in Liguria ci siano persone capaci di fare il presidente di Regione, io ho preso un impegno al ministero delle infrastrutture e non me la sento di lasciare - dice il viceministro delle Infrastrutture e segretario ligure della Lega a Pieve di Teco (Imperia) a margine di un convegno sul tema delle grandi opere nel Ponente ligure - anche perché sarei sostituito da un viceministro non ligure e molti progetti tornerebbero nei cassetti. Fossimo arrivati a fine mandato mi sarebbe molto piaciuto ma ora è troppo presto. Credo che sia indispensabile lavorare alle infrastrutture, siamo bloccati da anni sulle autostrade, la politica deve capirlo: se mi candidassi perderemmo una grande opportunità, poi se non ci fossero alternative potrei anche farlo a patto di essere consapevoli di quello che perdiamo. Sul candidato penso che serva discontinuità, non nei progetti che devono andare avanti ma nella scelta delle persone: io ho fatto proposte civiche e penso che la persona giusta non debba avere fatto parte della giunta uscente. Il progetto che dobbiamo costruire deve nascere a favore del territorio, coinvolgendo i sindaci dei capoluoghi, i civici che ci aiutino a costruire un percorso nuovo che vada oltre il centrodestra tradizionale".

"Dobbiamo fare un’analisi profonda del molto che abbiamo fatto bene ma anche di ciò che abbiamo sbagliato, non possiamo dire di non avere fatto tutto bene. Sul rigassificatore si è creata una situazione assurda. Un conto è aggiungere un rigassificatore se il Governo lo ritiene necessario, un altro è spostare il rigassificatore di Piombino a Vado con un forte aggravio di costi. Si diano compensazioni alla Toscana senza spostare qui l’infrastruttura”