Il 're dei panini' minaccia il suicidio, chiusa via XX Settembre a Genova
di Fabio Canessa
Nuovo sequestro del furgone, un collega: "Noi ambulanti non possiamo lavorare"
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Lo ha fatto di nuovo. Pino Mamone, il noto 'paninaro' dello stadio Ferraris, è salito sul Ponte Monumentale all'1.30 di notte minacciando di buttarsi di sotto. Via XX Settembre è stata chiusa al traffico (eccetto per le auto provenienti dalle traverse laterali). Sul posto i vigili del fuoco che hanno posizionato due gonfiabili per precauzione. In ausilio anche polizia di Stato e municipale. Finora inutili i tentativi di convincerlo a desistere: vorrebbe parlare col sindaco Bucci o il presidente Toti, ma nessun componente della giunta si è presentato.
All'origine del gesto, l'ultimo episodio di un'annosa vicenda che lo vede coinvolto. "Ieri sera lo stesso vigile che gli aveva sequestrato il furgone anni fa glielo ha sequestrato di nuovo, nello stesso punto, in via XII Ottobre - racconta Salvatore Abbisso, un collega - e questo nonostante avesse vinto la causa per ottenere il dissequestro. Aveva appena aperto, perché noi lavoriamo di notte, quando i negozi sono chiusi, anche per offrire un servizio alle persone".
Ma il problema è più esteso e riguarda tutti gli ambulanti: "Abbiamo provato a trovare un'intesa col Comune, ma c'è sempre stata chiusura - racconta Abbisso - noi abbiamo una regolare licenza ma non possiamo lavorare per strada. In tutte le città del mondo ci sono i paninari per strada, in riviera siamo visti benissimo, a Genova non si può. Rischiamo multe salatissime, anche fino a 10mila euro. Ma che male abbiamo fatto? Chiediamo solo delle regole da rispettare per poter lavorare".
Ad assisterlo, oltre che colleghi e amici, anche la moglie Viola Delorier, con cui Pino stava provando ad aprire una pizzeria per evitare nuovi guai amministrativi. Il traffico privato e i mezzi pubblici vengono deviati su percorsi alternativi. Limitati i disagi alla circolazione.