Henkel, verso un futuro sostenibile con energia pulita e trigenerazione
di Sagal
La multinazionale mira a diventare climate-positive entro il 2030, grazie a innovativi sistemi energetici
Henkel punta a diventare climate-positive entro il 2030, generando più energia pulita di quanta ne consuma. Nel 2023, l'89% dell'energia utilizzata nei suoi stabilimenti proveniva da fonti rinnovabili, con l'obiettivo di raggiungere il 100% entro il 2030. Le emissioni di CO2 per tonnellata di prodotto sono già diminuite del 61% dal 2010, avvicinandosi al target di riduzione del 65% fissato per il 2025.
Italia in prima linea – Lo stabilimento di Ferentino, in provincia di Frosinone, è un esempio di transizione energetica avanzata. Dal 2007 è operativo un sistema di trigenerazione alimentato a metano con una potenza di 8,5 MW. Questo impianto produce circa 3,5 MW di energia elettrica e 3 MW di energia termica, coprendo il 90% del fabbisogno elettrico del sito, mentre il resto viene compensato con certificati verdi.
Efficienza termica – L’impianto genera ogni anno circa 14 GWht di energia termica, pari al 55% del consumo totale del sito. Di questi, 8 GWht sono in forma di vapore per alimentare il circuito interno, riducendo l’uso di caldaie tradizionali. Altri 4 GWht vengono convertiti in acqua calda per il riscaldamento di edifici e materie prime. In estate, il calore è utilizzato per generare circa 2 GWhf di acqua fredda attraverso un sistema di assorbimento, destinata agli impianti di raffreddamento.
Il sito di Casarile – A Casarile, vicino Milano, Henkel ha adottato un approccio simile per la produzione di adesivi industriali. Grazie a un sistema di trigenerazione alimentato a biogas, lo stabilimento è praticamente autosufficiente in termini energetici. Il sistema soddisfa il 100% del fabbisogno elettrico (circa 7 GWh) e termico (circa 14 GWh), con un ulteriore output di 300 kWf per il raffreddamento.
Fonti rinnovabili integrate – A supporto della trigenerazione, lo stabilimento utilizza una caldaia a biomassa alimentata da scarti di lavorazione del legno e pannelli solari installati sui tetti, oltre a cisterne per la raccolta di acqua piovana. Il calore generato viene utilizzato nei reattori di produzione e per il riscaldamento degli ambienti, mentre il raffreddamento è garantito da un sistema ad assorbimento.
Collaborazione strategica – Entrambi i progetti, realizzati con il supporto di Sime Energia, includono interventi mirati a migliorare l'efficienza energetica e a ridurre significativamente l'impronta carbonica degli stabilimenti. L'obiettivo finale è generare un surplus di energia pulita, contribuendo a un futuro climate-positive.
Impatto globale – Questi progressi evidenziano come Henkel stia lavorando attivamente per promuovere la sostenibilità, non solo riducendo le proprie emissioni, ma anche trasformando i suoi stabilimenti in modelli di innovazione energetica. "Questa transizione è una parte fondamentale del nostro impegno verso un mondo più sostenibile", ha dichiarato un portavoce dell’azienda.
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