Haven. Elicottero, sommozzatori e motovedette mobilitate per due sub, ma è un falso allarme
di Michele Varì
Arenzano. Tutto per un disguido fra gli operatori del diving
Falso allarme per alcuni sub in difficoltà nel mare della Haven, ad Arenzano, innesca la complessa macchina dei soccorsi, con sommozzatori ed l'elicottero in volo. Alla fine, però, si scopre che si è trattato solo di un disguido fra i sub e gli operatori del diving sul gommone di appoggio.
È successo alle 12: l'allarme è scattato per la presunta scomparsa di due sub di un gruppo di dodici sommozzatori.
Il malinteso è nato dal fatto che i due sub avevano segnalato un problema lanciando un pallone dai fondali. In realtà non era successo nulla di grave ma si è trattato solo di un ritardo: i due volevano avvertire che stavano impiegando più tempo del necessario per la decompressione utile per la risalita.
Così l'operatore del diving quando ha visto emergere i due palloni di segnalamento, temendo il peggio, ha lanciato l'allarme al 112.
Questo, inevitabilmente, ha avviato la catena dei soccorsi che ha dirottato su Arenzano una squadra di sommozzatori partita dalla Spezia, l'elicottero dei pompieri con il medico del 118 a bordo e alcune pilotine della Capitaneria di Porto che fra l'altro hanno appreso che si trattava di un falso allarme quando erano ormai ad Arenzano.
La Capitaneria di Porto ha avviato un'indagine per ricostruire come è nato il falso allarme e se ci sono delle responsabilità.
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