Guerra in Ucraina, padre Tarasenko a Tursi: "Serve accoglienza, aiuto ma anche armi. E servono subito"
di Marco Innocenti
L'intervento durante il consiglio comunale: "Oggi per noi non è il primo marzo, non è un martedì ma è solo il sesto giorno di combattimenti"
Si è chiuso con la votazione di un documento condiviso, maggioranza e opposizione, l'intervento di padre Vitaly Tarasenko nella Sala Rossa di Palazzo Tursi. Nel documento si chiede all'amministrazione comunale genovese di fare il possibile per sostenere la popolazione ucraina, ribandendo la solidarietà della città di Genova.
“Ci serve aiuto - ha detto all'aula padre Tarasenko - Ci serve accoglienza ma ci servono anche le armi e ci servono subito. Oggi per noi non è martedì, non è il 1 marzo, è il sesto giorno di guerra". Nel suo intervento in consiglio comunale, il fondatore della Comunità Ucraina di Genova ha ancora una volta ringraziato tutti i genovesi e i liguri, ringraziamento esposto anche dal presidente dell'Associazione Pokrova Oleh Sahaydak.
Il sindaco di Genova Marco Bucci ha poi confermato che l'amministrazione attiverà 3 hub per la raccolta di generi di prima necessità: uno a Sampierdarena, in via Fillak, un altro in piazzale Kennedy ed il terzo a Brignole. A questi centri, poi, si aggiungeranno anche quelli gestiti da altri enti, associazioni e parrocchie. Verrà poi allestito anche un "centro dedicato alle persone - ha detto il sindaco - che metterà in contatto i profughi che avranno bisogno di un alloggio con i genovesi che li metteranno a disposizione".
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