Governo M5s-Pd, ecco la possibile squadra: Liguria verso quota zero ministri
di Fabio Canessa
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Orlando si chiama fuori, per Interno ed Economia pronti due tecnici. Oggi Conte da Mattarella
Un po' a sorpresa i liguri, su tutti il vice segretario dem Andrea Orlando, potrebbero restare fuori dal nascente governo giallorosso. Comincia a delinearsi con contorni più chiari la squadra che Conte presenterà in giornata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo il via libera definitivo all'intesa col Pd arrivato dagli elettori M5s sulla piattaforma Rousseau.
"Il segretario del mio partito mi ha proposto di fare parte del nuovo governo con una delega di grande rilievo, fatte salve le prerogative del presidente incaricato e del Capo dello Stato - ha scritto ieri Orlando su Facebook - Ringraziandolo per la proposta ho declinato per due ragioni. La prima è che, come ripeto da settimane, la nostra richiesta di discontinuità implica la necessità di una forte innovazione anche nella nostra compagine. E non si può chiedere ad altri quello che non si è in grado di chiedere a noi stessi".
Attentissima la vigilanza di Mattarella su due caselle chiave come l'Economia e l'Interno. Al Mef, complice l'asse Conte-Colle, potrebbe andare un tecnico: nelle short list presentate al presidente incaricato il nome politico è quello di Roberto Gualtieri, europarlamentare Pd, sul fronte tecnico circolano i nomi di Giuseppe Pisauro, Lucrezia Reichlin, Salvatore Rossi,Dario Scannapieco e Fabrizio Pagani.
Per il Viminale resta in pole un prefetto come Luciana Lamorgese sebbene nel Pd non si escluda possa andare Dario Franceschini. La casella di sottosegretario alla presidenza potrebbe essere occupata da un uomo di fiducia di Conte, come l'attuale segretario generale di Palazzo Chigi Roberto Chieppa. Vincenzo Spadafora potrebbe restare a Palazzo Chigi anche lui come sottosegretario con una delega specifica, così come Riccardo Fraccaro.
Viene fatto con insistenza il nome di Di Maio per gli Esteri. Alla Difesa Dario Franceschini, Infrastrutture a Stefano Patuanelli, Giustizia ad Alfonso Bonafede. All'Istruzione Nicola Morra o in alternativa Spadafora. All'Ambiente Sergio Costa potrebbe essere confermato. In pole per la Difesa Lorenzo Guerini. Al Mise in corsa sempre De Micheli, con Castelli e Buffagni. Per l'Agricoltura Anna Ascani in pole. Al Lavoro Giuseppe Provenzano ma in campo anche Morra. Alla Sanità conferma di Giulia Grillo o un nome Pd. Tra le donne dem restano in corsa Debora Serracchiani, Teresa Bellanova e Lia Quartapelle. Mentre un ministero dovrebbe finire a Leu: in pole c'è Vasco Errani.