Genova, sale la tensione in Acciaierie d'Italia: nulla di fatto dopo il vertice sulla sicurezza in prefettura

di Marco Innocenti

Nessun chiarimento sul possibile licenziamento del lavoratore bersaglio del provvedimento disciplinare dell'azienda dopo l'incidente dello scorso aprile

Nulla di fatto al tavolo sulla sicurezza dello stabilimento ex-Ilva di Cornigliano convocato questo pomeriggio dal prefetto Renato Franceschelli. "L'azienda si è presentata senza dirigenti ma con un legale e con un consulente per la sicurezza senza alcun potere decisionale - spiega Armando Palombo, rsu Fiom Cgil all'uscita dalla Prefettura - Dei 40 punti sul tavolo ne abbiamo discusso solo uno, quello sui deragliamenti dei locomotori. Poi di fronte alla legittima richiesta del prefetto di darsi un metodo, il consulente ha risposto che avrebbe chiesto l'autorizzazione all'ad Morselli per i successivi incontri. A quel punto ci siamo alzati e ce ne siamo andati".

Sul tavolo resta al momento anche il possibile licenziamento di un lavoratore ma visto che il provvedimento non è stato ancora inviato la decisione dei sindacati è quella di rispondere alla contestazione attraverso un legale e attendere il provvedimento dell'azienda: "Da domani l'azienda ha 7 giorni di tempo per erogare la sanzione. Vedremo se davvero ha intenzione di arrivare al licenziamento e a quel punto valuteremo cosa fare - dice ancora Palombo - ma l'atteggiamento della direzione di quest'azienda è davvero inqualificabile". 

Abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione della totale assenza da parte dell’azienda delle relazioni sindacali mandando oggi i suoi avvocati all’incontro col Prefetto - spiega anche Christian Venzano, segretario generale Fim Cisl Liguria - La gestione della vicenda del lavoratore sospeso dopo essere stato vittima di un incidente sul lavoro è surreale, aspettiamo ora la decisione dell‘azienda rispetto alle motivazioni presentate dal lavoratore. È un altro episodio che certifica una situazione sempre più difficile a Cornigliano: non si può andare avanti così, il Governo si prenda le sue responsabilità e finalmente intervenga concretamente per dare un futuro alla siderurgia in Italia partendo dalle manutenzioni e dalla sicurezza nello stabilimento che sono urgenti. Ringraziamo il Prefetto per la sua attenzione e sensibilità al tema e aver avviato un tavolo  sulla sicurezza ma che oggi non ha portato a nessun percorso di gestione delle criticità e la messa in sicurezza dello stabilimento per la mancanza di responsabilità da parte dell’azienda. Vedremo se nei prossimi giorni arriverà una convocazione nel merito da parte dell’azienda per affrontare seriamente il tema della sicurezza”.