Genova, Natale (PD): "La maggioranza in consiglio dice no alla rimozione del vincolo di cittadinanza per il lavoro marittimo"

di Carlotta Nicoletti

Alessio Piana: "Stiamo lavorando affinché possa essere superata la limitazione del reclutamento del personale italiano comunitario"

Un ordine del giorno presentato dal PD in Consiglio Regionale per eliminare la richiesta di avere la cittadinanza per accedere al lavoro marittimo è stato respinto dalla Giunta. Lo scopo era permettere agli extracomunitari che però hanno studiato in Italia e vivono da tempo nel paese, di accedere a questo settore.


“La maggioranza in consiglio dice no alla rimozione del vincolo di cittadinanza per il lavoro marittimo e sconfessa il suo stesso presidente che in un’intervista si è detto a favore dello Ius scholae affermando che è necessaria una forma di integrazione per le persone che non sono nate nel nostro paese ma qui vivono. Aggiungendo: che ‘immaginare di erigere un muro tra noi e gli altri è illusorio’. Peccato che la sua stessa giunta e tutta la sua maggioranza, compreso il partito che lo sostiene, non la pensi così visto che l’assessore ha motivato la bocciatura del nostro ordine del giorno dicendo che ‘se questi giovani vogliono imbarcarsi, che lo facciano da extracomunitari’. L’assessore e la Giunta però dovrebbero sapere che i cittadini extracomunitari non possono imbarcarsi su navi di cabotaggio e non possono frequentare i corsi professionalizzanti Its per ufficiali e altro personale marittimo. Questo oltre a limitare fortemente le aspirazioni di decine di giovani e la loro possibilità di formazione e opportunità di lavoro, mette in difficoltà anche gli armatori. Così il centro destra che dice di essere sempre attento alle imprese si smentisce e dice no anche alle aspirazioni di quei giovani che afferma di voler sostenere e formare", dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico Davide Natale dopo il no in consiglio al suo ordine del giorno per la rimozione del vincolo di cittadinanza per favorire il lavoro marittimo.


"In tutta Italia, compresa la Liguria, c’è una forte carenza di ufficiali e personale qualificato soprattutto per i traghetti che collegano le isole e le navi di cabotaggio in genere, un regolamento anacronistico prevede che i giovani extracomunitari che frequentano le nostre scuole, pur essendo cresciuti e avendo studiato in Italia, non possono imbarcarsi su navi di cabotaggio e accedere ai corsi Its per ufficiali e altro personale marittimo, perché privi di cittadinanza italiana. L’ordine del giorno che abbiamo presentato in consiglio regionale in seduta di bilancio sarebbe stato un segnale e un primo passo per portare questo tema alla Conferenza Stato Regioni e sollecitare un percorso per portare il governo a modificare questa norma che non ha più senso di esistere”, conclude Natale.


In risposta a Natale è arrivato Alessio Piana, assessore regionale allo sviluppo economico: "Un ordine del regione del pd che chiedeva alla Giunta di attivare Ius scholae per superare una difficoltà presente in una legge nazionale che è stata adottata dal governo Renzi, su cui stiamo lavorando affinché possa essere superata la limitazione del reclutamento del personale italiano comunitario ma senza far rientrare tra gli italiani, attraverso uno strumento che non condividiamo che è il lus scholae, i cittadini che non sono italiani".