Genova, minuto di silenzio in Consiglio Comunale per i crimini di guerra di Bucha

di Redazione

2 min, 18 sec

L'iniziativa è stata condivisa da tutti i capigruppo. Unanimità sulla mozione di Cristina Lodi (Pd) sull'accoglienza ai profughi afghani

Genova, minuto di silenzio in Consiglio Comunale per i crimini di guerra di Bucha

 Il consiglio comunale di Genova ha osservato, in apertura di seduta, un minuto di silenzio per condannare i fatti avvenuti a Bucha, in Ucraina.

L'iniziativa, nella prima seduta con tutti i consiglieri in presenza, chiuso lo stato di emergenza pandemica, è stata condivisa da tutti i capigruppo in consiglio.

"Preso atto delle recenti notizie circa i massacri a danno di civili inermi che sono stati perpetrati nella cittadina di Bucha, come in altre localita` dell'Ucraina, osserveremo un minuto di silenzio prima dell'inizio della seduta odierna", ha detto il presidente del Consiglio comunale Federico Bertorello.

Il gesto simbolico "per esprimere la piu` ferma condanna nei confronti dei crimini di guerra perpetrati in Ucraina oltreche´ della stessa guerra come strumento di offesa della liberta` degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali", conclude.

Minuto di silenzio disturbato, tuttavia, dalla suoneria di un telefono cellulare il cui proprietario, con tutta probabilità un consigliere, non è stato in grado di interrompere.

E' stata poi  votata all'unanimità una mozione sull'accoglienza dei profughi afghani molto simile a quella discussa un mese fa in consiglio regionale dove aveva invece provocato una spaccatura all'interno della maggioranza.

Oltre al sì alla mozione presentata da Cristina Lodi (Pd) è stato votato anche l'ordine del giorno collegato, a firma del capogruppo dem Alessandro Terrile, sulla richiesta alla giunta e al sindaco di estendere le agevolazioni previste per i profughi ucraini (come l'uso dei mezzi Amt gratis) anche agli altri rifugiati. La mozione sul sostegno all'accoglienza dei profughi afgani risale al mese di settembre.

"Considerata a suo tempo l'urgenza e la drammaticità della situazione afghana il gruppo consiliare aveva condiviso e sottoscritto il testo della mozione presentata in consiglio comunale a Venezia il 18 agosto scorso - spiega Lodi - la quale impegnava l'amministrazione ad assumere i provvedimenti necessari a garantire l'accoglienza, nel territorio comunale, di persone afghane fuggite dal proprio paese fino a quando non potranno rientrarvi in sicurezza".

In consiglio regionale della Liguria, il 15 marzo scorso, Forza Italia e Cambiamo con Toti avevano votato insieme al centrosinistra mentre Lega e Fdi avevano optato per l'astensione. Rischiava di essere più indigesto, per il centrodestra, l'ordine del giorno di Terrile. "Credo che i drammatici eventi a cui stiamo assistendo e che hanno colpito le nostre coscienze ci riportino, al di là dello schieramento politico, a sottolineare come importante il valore dell'accoglienza - ha detto durante il suo intervento - e credo che quando si risolverà il conflitto in Ucraina resteranno altri popoli che fuggono da guerre". Invece la giunta ha smontato eventuali polemiche dando parere positivo condizionato a una modifica al testo: la valutazione dell'estensione della gratuità sarà valutata, "previo approfondimento tecnico e reperimento delle risorse necessarie".