Genova: "Incontri d'estate" a Palazzo Pallavicino, buona la prima con il Michelangelo di un applauditissimo Sgarbi
di Redazione
Successo per il debutto del ciclo di eventi ideato dalll'editore di Telenord Massimiliano Monti
di Massimiliano Lussana
Buona la prima, anzi ottima, anzi perfetta.
L’esordio degli “Incontri d’estate” a Palazzo Pallavicino con Vittorio Sgarbi è riassumibile con il tema della giornata, il libro dedicato dal critico d’arte a Michelangelo e il racconto delle sue opere, ultima parte della trilogia del Rinascimento iniziata con Leonardo e Raffaello.
Si parla di un libro, “Michelangelo. Rumore e paura”, edito da La nave di Teseo, ma l’affabulazione di Vittorio supera ovviamente il Rinascimento e lo stesso Michelangelo per sfiorare altri tempi, altri autori, altri mondi.
Le sale di Palazzo Pallavicino sono strapiene, ma sono soprattutto volti e sguardi di chi ascolta (la lectio magistralis è visibile anche su Telenord in questi giorni) che non hanno mai un calo di tensione, di interesse, di emozione. E un’ora e mezza di storia dell’arte vola via, con coloro che sono qui a gremire la sala che vincono caldo, orario, fame. Perchè il cibo è quello dell’anima.
E così Sgarbi fa una sorta di viaggio attraverso tutta l’arte, in cui ovviamente si parte dalla Pietà e si arriva alla Pietà Rondanini, passando attraverso una sorta di trattato di storia dell’arte comparata, in cui la comparazione tocca la Pietà di Jan Fabre esposta alla Biennale di Venezia 2011, in cui i personaggi diventano teschi e la serenità e dolcezza, anche nei tratti, nelle linee e nei drappeggi dei personaggi michelangioleschi è contrapposta alla loro visione quasi drammatica e urlante di “Sogno compassionevole (Pietà V)” esposta alla Scuola Grande della Misericordia, quando proprio Sgarbi era il direttore della Biennale. E tutto questo sfocia nei personaggi di Manet ne “Il balcone” che da complementi oggetti diventano soggetti, dove è chi passa a guardare le persone affacciate al balcone e non viceversa e poi alla loro trasfigurazione di Magritte, dove a quello stesso balcone sono affacciate tre bare con tanto di chiodi, segno del tempo passato e non recuperabile.
Insomma, è il “metodo Sgarbi”, quello che emoziona, e che trasforma quella che fondamentalmente è la “data zero” degli incontri d’estate in qualcosa che si avvicina alla perfezione inarrivabile dello zero, a un disegno perfetto.
Il pubblico gradisce moltissimo e tutti i momenti sono contrappuntati proprio da questi viaggi fra antico e moderno, così come Michelangelo viene messo in relazione al Compianto sul Cristo Morto di Niccolò dell’Arca, poi reso benissimo nelle fotografie di Nino Migliori, con l’urlo di San Giovanni e quello di Maria Maddalena, che poi diventa l’urlo più famoso di sempre, quello di Munch.
E il resto viene assolutamente di conseguenza: il David a confronto con i Bronzi di Riace e il Tondo Doni col Bambino di Bruges, fino allo straordinario capitolo sulla Cappella Sistina, la creazione di Adamo e il viaggio fino all’origine del mondo di Courbet.
Insomma, ci sono dentro tantissimi dei nostri beni culturali di riferimento, di ieri e di oggi, qui, artistici, ma anche letterari, perché è con l’ultimo canto del Paradiso, il “Vergine madre, figlia del tuo figlio” di Dante abbinato a questi quadri e soprattutto a queste sculture che Vittorio Sgarbi tocca il punto più alto del suo racconto.
Gli “Incontri d’estate”, quindi, non potevano iniziare meglio e la formula studiata da Massimiliano Monti, editore di Telenord che li ha ideati, e dai suoi partner, è un punto di partenza verso la declinazione di un nuovo appuntamento che si candida a diventare un classico.
Monti dà il calcio d’inizio; Claudio Senzioni, anche a nome del principe Pallacivino, firma la partnership con Fondazione Pallavicino e Tauride, l’assessore all’istruzione del Comune di Genova Marta Brusoni porta i saluti del sindaco Marco Bucci, che ha subito creduto in questo progetto. E anche la lista degli sponsor è un biglietto da visita notevole: il Comune stesso, Casa della Salute, l’agenzia Generali di Piazza Dante con Carlo Tenderini, Costa Edutainment,. Fidra, il Museo dell’immigrazione italiana, la Genova Liguria Film Commission di Cristina Bolla, la Camera di Commercio di Genova, Logtainer, Unisalute, il Centro studi Giannini e i mercati di Bolzaneto Sgm.
Tutti soggetti che credono in Genova e nella sua crescita culturale, che si declinerà anche nei prossimi “Incontri d’estate” a Palazzo Pallavino: il 3 luglio alle 12 sarà il turno di Alberto Zangrillo in tutto il suo essere multitasking, dalla medicina al Genova e alle 18,30 all’incontro con l’Ordine dei Medici sul tema “Tra esigenze dei cittadini e criticità del sistema, analisi e prospettive”.
Il giorno successo, il 4 luglio, alle 12 sarà il turno di Giuseppe Cruciani e della sua eterna battaglia contro il politicamente corretto di “Via Crux”, mentre l’11 luglio si andrà alla ricerca del turismo delle radici e delle storie di emigrazione con il MEI, il Museo Nazionale dell’Emigrazione, con Paolo Masini, che di tutto questo è cuore e anima. Mentre alle 18,30 toccherà all’affabulazione di Federico Buffa.
Altro doppio appuntamento il 12 luglio alle 12 con Federico Rampini che racconterà la Merica, nel senso dell’emigrazione dell’Italia verso l’America, con al centro la straordinaria figura di Peter Amadeo Giannini, che è l’emigrante italiano che ha fatto la storia a stelle e strisce con la fondazione della Banca d’America e d’Italia dalla Fontanabuona e Favale di Malvaro, storia bellissima alla cui evangelizzazione si è dedicata in particolare la Fondazione Giannini, che lavora moltissimo su questo ha costruito uno splendido lavoro. E, sempre con la Genova Liguria Film Commission, alle 18 dello stesso giorno Enzo Paci con la sua straordinaria umanità racconterà non solo il film su Paolo Villaggio, non solo la fiction di maggior successo dell’anno, non solo la comicità da solo e con i Bruciabaracche, ma anche la sua vita. E incontrare uno dei personaggi del mondo dello spettacolo più umani e dolci è un’esperienza assolutamente consigliabile.
Gli incontri sono tutti gratuiti, su invito o su prenotazione su Eventbride, consigliatissima per un duplice successo: quello di vedere Palazzo Pallavicino, per chi non c’è stato, che è un’esperienza unica, nei saloni interni che ospitano gli incontri di mezzogiorno e in giardino per quelli serali e per l’aperitivo che segue gli incontri. Ma soprattutto quelli di incontrare i protagonisti del mondo dello spettacolo e della cultura come a Genova non era mai successo.
In due parole, un kolossal.
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