Genova, agenti aggrediti nel carcere di Marassi. La Uil: "Date il taser anche a noi"
di Redazione
Un detenuto si è scagliato con un estintore contro tre addetti. "Il Governo non può più rimanere insensibile ai problemi della nostra categoria"
“E’ ormai di dominio pubblico che alla Polizia di Stato di Genova è stato assegnato in dotazione da oggi il Taser, la pistola a scarica elettrica, che ha un effetto dissuasivo perché visibile e udibile con la sola attivazione dell’arco voltaico, è utilizzabile in particolari situazioni in cui è necessario inibire i movimenti di soggetti violenti, evitando il contatto con gli operatori - mentre nelle carceri e ancora una volta in quel di Genova Marassi l’ennesimo episodio di violenza ci invita a riflettere. Ieri un detenuto violento di origine brasiliana M.G. , classe 1996 ha aggredito, senza alcun motivo tre agenti con un estintore - i poliziotti a mani nude, sono riusciti a immobilizzarlo , ma l’impatto ha procurato per i poliziotti ferite guaribili in 3 giormi".
A darne notizia è Fabio Pagani, segretario regionale UIL della Polizia penitenziaria. "Quanto sta continuando a perpetrarsi non può lasciare indifferente il Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, e il Presidente del Consiglio, Mario Draghi. Al di là delle passerelle, servono interventi tangibili e immediati per rafforzare gli organici della Polizia penitenziaria, mancanti di 18mila unità, garantirne la formazione e l’aggiornamento professionale, implementarne gli equipaggiamenti e molto altro ancora. Proprio le tante aggressioni subite dalla polizia penitenziaria per esempio, potrebbero essere evitate dotando la Polizia penitenziaria del
taser di cui, unica fra le forze di polizia, viene invece privata, conclude”.
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