Genoa verso il Milan, Gilardino: "Retegui? Il ginocchio fa male, decidero' in queste ore"

di Filippo Serio

Le parole del tecnico rossoblu' alla vigilia della gara: "Contro il Milan con passione e coraggio"

Dopo il pareggio contro l'Udinese, il Genoa ospita il Milan di Pioli allo stadio Luigi Ferraris, dove sarà sostenuto ancora una volta da una marea di pubblico.

C'è ansia per Mateo Retegui, l'allenatore parte proprio dalle condizioni dell'attaccante che potrebbe rimanere a riposo: "Il ragazzo ha ancora dolore al ginocchio, aspettiamo di valutare in queste 24 ore se c’è possibilità di recuperarlo o se non rischiarlo per il prosieguo del campionato. C’è la volontà di tutti nel vederlo in campo, ma bisogna essere lucidi nelle valutazioni su determinati giocatori“.

Il tecnico recupera Sabelli ed Ekuban: “Si sono allenati, sono rientrati in gruppo, quindi saranno della partita, da valutare se dall’inizio oppure a gara in corso“.

Sull'avversaria: "Credo che bisogna limitare al massimo la percentuale di errore da parte nostra. Incontriamo una squadra forte sia nei singoli iniziali e sia in chi subentrerà perché sono giocatori che hanno caratteristiche importanti, di gamba, di qualità tecnica con giocatori fisici. Quello che è riuscito a costruire Pioli in questi anni è qualcosa di straordinario per l’identità che è riuscito a dare a questa squadra. Da parte nostra, dovrà essere una partita affrontata con grande coraggio. Quello che ho chiesto ai ragazzi è di affrontarla con grande partecipazione e grandissimo coraggio, per chi parte dall’inizio e per chi subentrerà”.


Dubbi di formazione, in particolar ein attacco per eventualmente sostituire Retegui: "Non dormo la notte da due o tre giorni. Normale che pensi, provi, valuti, ma di una cosa sono convinto: che chi giocherà dall’inizio e chi avrò a disposizione in panchina da fare entrare daranno veramente il massimo. Domani dovremo dare il 101% contro questa grande squadra e sono sicuro che i ragazzi lo faranno come sempre hanno dimostrato con grande coraggio, perseveranza, disponibilità e sacrificio all’interno della partita"


Su Messias: "Può partire dall’inizio. Con una difesa a cinque può ricoprire il ruolo di quinto o di seconda punta. E' un giocatore duttile e con caratteristiche di grande qualità, un po’ uniche nel suo genere. Come può essere Gudmundsson. Ci dà scelta”.