Genoa, Gudmundsson su Blazquez: "Scioccato dalle sue parole"
di Redazione
L'islandese da Firenze torna sul suo addio rossoblu: "Temevo che l'affare saltasse"
Arrivano le parole di Albert Gudmundsson da Firenze: il neogiocatore viola torna sul suo addio al Genoa e si dice scioccato dalle parole dell'ad rossoblu Andres Blazquez. Se ne parlerà stasera a "We are Genoa", in diretta su Telenord, in attesa di una eventuale controreplica del dirigente del Grifone.
Queste invece le dichiarazioni del giocatore islandese, presentato ufficialmente oggi alla stampa come nuovo giocatore della Fiorentina: 'Ci è voluto tempo ma adesso sono qui''. Gud non vede l'ora di scendere in campo con la sua nuova maglia, quella della Fiorentina che dopo averlo cercato a gennaio è riuscita a concludere nei giorni una complessa e costosa trattativa: fra prestito oneroso (7 milioni), obbligo di riscatto (18) a determinate condizioni più 3,5 milioni di bonus si tratta dell'investimento più oneroso della storia viola. ''Non sento la pressione ma la vivo come un grande onore essere stato pagato così tanto, però fossi arrivato gratis o a cifre inferiori il mio impegno non sarebbe cambiato - ha spiegato l'attaccante islandese durante la presentazione oggi al Viola Park - Sono felice e molto motivato, voglio aiutare la squadra a vincere perché se lo meritano la società e i tifosi''. Il suo addio ha provocato non poche reazioni a Genova dove ha militato nelle ultime due stagioni con il club rossoblù: ''I commenti dell'amministratore delegato Andreas Blasquez mi hanno un po' scioccato, con lui avevo un ottimo rapporto, lo conoscevo anche a livello personale, conoscevo la sua famiglia. Quindi non voglio parlare male di lui, mi ha aiutato molto nel periodo in cui ho giocato lì - le parole di Gudmudsson -. Però ha detto che mi aveva offerto un aumento di un milione di euro e questo è ben lontano dalla verità. Non voglio parlare troppo di numeri ma la gente non può credere a tutto quello che sente o viene scritto''. Un grazie a Gilardino (''All'inizio era molto severo con me, ma con lui sono cresciuto davvero tanto, sarò sempre riconoscente'') poi pensieri e parole sono soltanto per la Fiorentina con cui spera di debuttare prima possibile: ''Ho un piccolo problema al polpaccio, punto ad essere a disposizione prima della sosta, non vedo l'ora. Per me vestire questa maglia significa molto, sono in una grande società con forti ambizioni e una storia gloriosa. Inoltre c'è Palladino, un allenatore giovane, ambizioso, con idee fresche come già a dimostrato a Monza. E' uno dei motivi per cui sono venuto a Firenze, con lui posso crescere ancora: non sono più giovanissimo ma penso di avere davanti gli anni migliori, a Genova ho vissuto due anni fantastici lì, ancora però non ho raggiunto il mio massimo". Già cento gol nel calcio professionistico, Gudmudsson deciderà in settimana il numero di maglia da prendere, che potrebbe anche il 10 se Nico Gonzalez lo lascerà per trasferirsi altrove (intanto a breve l'argentino, recuperata la condizione, riprenderà ad allenarsi con i compagni, il patron Commisso per cederlo non intende scendere sotto i 40 milioni di euro e per di più a titolo definitivo), nell'attesa ha ammesso: ''Ho temuto che saltasse l'affare, l'ultimo periodo del mercato è sempre particolare per un calciatore, comunque sono rimasto tranquillo''. Così come quando ha parlato della vicenda giudiziaria che lo vede coinvolto nel suo Paese per l'accusa di molestie sessuali: ''Il processo sarà a settembre ma non avrà un impatto su di me, tutta la cosa da un anno non ha avuto effetti. Sono concentrato sulle due cose più importanti della mia vita, la famiglia e il calcio. Sono convinto di essere innocente, ho fiducia che verrà fatta giustizia''.
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