Covid, Toti: "Pronti per terze dosi. Ok 'strette' in Austria, non quelle di Singapore"

di Edoardo Cozza

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Il presidente della Regione Liguria: "Non pagare le cure ai non vaccinati è decisamente sbagliato, il lockdown per no-vax ha più senso"

Covid, Toti: "Pronti per terze dosi. Ok 'strette' in Austria, non quelle di Singapore"

La terza dose di vaccino anti-covid anche per gli under 60 è un'ipotesi sempre più realistica e Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, sottolinea come ci si stia preparando: "Facciamo partire questa terza dose, aspettiamo l'ok del governo. Liguria Digitale ha già attivato i sistemi per le prenotazioni, permettendole a distanza di mesi in base a quando è stato fatto il secondo richiamo. Oggi parte la prenotazione per la seconda dose per chi aveva fatto l'unica dose di vaccino Johnson. Comunque mi auguro che gli italiani siano solerti e convinti come lo sono stati per le prime dosi: possiamo renderlo obbligatorio, ma non possiamo mandare in carcere chi non vuole farselo. Per ora siamo stati bravi e se in Italia le cose vanno meglio che altrove è anche grazie alla buona gestione della campagna vaccinale". 

Per i no-vax arrivano misure forti da Singapore e dall'Austria: "Non pagare le cure ai no-vax è sbagliato: sarebbe come non pagare le sale operatorie ai fumatori o non pagare le cure a chi soffre di diabete ed è cicciotto come me. Sono provocazioni quelle che arrivano da Singapore e se lo fanno davvero sbagliano. Il lockdown per non vaccinati attuato in Austria, invece, è diverso: li protegge da eventuali situazioni di contagio. Può essere costituzionalmente scivoloso, ma sicuramente ha più senso".